“Per parlare dell’amore si deve tener conto dei vari approcci con cui è stato e continua a essere rappresentato, decodificato e percepito:

1.  1. L’approccio romantico, che assolutizza il sentimento e lo pone come un ideale trascendente e universale;
2.  2. L’approccio del relativismo storico-culturale, che invece lo colloca in uno specifico contesto spazio-temporale e sociale, e ne analizza le diverse forme in cui si esplica nelle varie culture; 
3.  3. L’approccio psicologico, che individua le motivazioni affettive, legate alla storia individuale e ai legami parentali, i quali determinano il modo unico e specifico che ciascuno ha di amare;
4.  4. L’approccio psicoanalitico, che indaga le strutture inconsce, le pulsioni e i conflitti psichici, primi tra tutti quelli tra pulsione di vita e pulsione di morte, e tra principio di piacere e principio di realtà;
5.  5. L’approccio simbolico, che analizza gli archetipi associati all’amore;
6.  6. L’approccio biologico, che ricerca le componenti fisiologiche e biochimiche che attivano il processo dell’innamoramento, nell’ottica dei meccanismi necessari alla sopravvivenza della specie.

Di fronte a questa molteplicità di approcci e di punti di vista che sembrano ridurre, parcellizzare e minacciare l’integrità, se non addirittura l’esistenza stessa del concetto e dell’esperienza dell’amore, che senso ha fare un’ulteriore riflessione sull’amore oggi, epoca in cui il concetto stesso di amore sembra sempre più spesso banalizzato, strumentalizzato e svilito?”

Se continuiamo a perderci sognanti tra le pagine di romanzi d’appendice o se di nascosto versiamo lacrime mentre ascoltiamo una canzone infarcita di ricordi e rimpianti un motivo ci sarà. Questo benedetto, maledetto amore, accidenti, ma che diamine vuole da noi? E cosa vogliamo noi da lui?

L’amore. Una parola sola per definire la storia dell’evoluzione di una pulsione, di un sentimento, di una necessità, di un catalizzatore, di un deterrente. Abbiamo sempre amato nello stesso modo? Oppure anche l’amore è figlio di un processo evolutivo durante il quale aspetti nuovi lo hanno definito e ridefinito senza sosta?

Vera Slepoj, grazie al suo linguaggio chiaro ma non semplificatorio, ci prende per mano e ci accompagna in un viaggio che attraversa l’amore dal suo big bang ad oggi passando lungo strade note e altre meno dirette, spesso scomode.

Indossate scarpe comode, il cammino non è sempre semplice. Ma arrivate in fondo, mi raccomando. Vi verrà voglia di cambiare punto di vista, di amare gli altri con più serenità e delicatezza. Ma soprattutto vi verrà voglia, con più serenità e delicatezza, di amare qualcuno che dimenticate troppo spesso: voi stessi.

Vera Slepoj, La psicologia dell’amore, Mondadori