Una sensitiva mi ha detto una volta che, di solito, è un grande dolore a dare la sensibilità necessaria per sentire gli angeli attorno a noi. Pochi mesi dopo la perdita devastante del figlio, morto a 22 anni per un incidente, Dalila Di Lazzaro ha incominciato a percepire la sua presenza accanto a sé. Con messaggi d’amore, piccoli cuori che Christian le faceva trovare ovunque: macchie di luce, sassi, disegni, cioccolatini, matite. Infiniti segnali che le permettevano di non sentirsi più sola, di respirare attorno a sé la presenza del figlio e di continuare a vivere nella catena d’amore che li legava.
L’angelo della mia vita è il libro che l’attrice dedica a questa esperienza. Non l’avevo mai letto finora, perché temevo che fosse doloroso, triste. Eppure, non è così. Non c’è amarezza, non c’è vittimismo non c’è rabbia nelle parole di questa donna che dalla vita ha avuto moltissimo (un viso e un fisico straordinari, attrice a 19 anni, tanti successi), e si è vista togliere ancora di più. Ci sono, invece, toccanti e vivi ricordi del figlio, e una sconfinata fede nella vita e nell’amore universale.
Per esempio, ecco il momento in cui ritrova la camicia di Christian “quella che indossava sotto la divisa di carabiniere che si era tolto prima di uscire con gli amici la sera dell’incidente”. La madre ha conservato, chiusa in un cellophane, per non far svanire l’odore del figlio. “Nel silenzio della notte, pian piano la apro, con l’emozione di averla tra le mani e, chissà, di risentire il suo odore. Fino a questo momento, non l’avevo mai aperta: chissà perché lo faccio qui, ora. Ho voglia che anche lui sia qui con me a Milano, ma è una tale emozione sentirla tra le dita che si sono accesi tutti i miei sensi per captare un accenno di lui. Come per magia, il suo odore mi penetra attraverso le narici, mi pervade la mente e crea come un ologramma che quasi me lo riporta accanto, come se lui fosse qui davanti a me. Che miracolo! E che voglia di piangere!”.
Ho trovato commovente questo ricordo, e tutto il libro è così. Non perdetelo! È in edicola con il n 9 (a 5,90 euro, compreso il giornale).
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