Il titolo suona un po’ come un’anatema: “Mai con un uomo sposato” e d’altronde questo è il mantra che ci siamo sentite sempre ripetere: evitare di ficcarsi nelle storie d’amore con uomini sposati, foriere solo di amarezze e delusioni.
Ma poi quando si prosegue nella lettura della storia vera raccolta da Giovanna Sica “Mai con uomo sposato“, ci si accorge che nella protagonista non c’è nulla dello stereotipo della mangiauomini o della femme fatale rovina famiglie.
Sandra è una donna come tante, separata dal marito e con una figlia piccola che tira avanti tra le mille piccole incombenze quotidiane. Portare a scuola la bambina, destreggiarsi tra spesa-lavoro-casa, far quadrare i conti a fine mese.
Non ci sono weekend da sogno e neppure fughe romantiche in luoghi esotici, ci sono solo un uomo una donna alla prese con i rispettivi problemi familiari, che s’incontrano ogni mattina accompagnando le bambine a scuola, che sono insoddisfatti della loro vita privata e sentono nascere un’attrazione reciproca mentre nell’altra stanza le bimbe giocano insieme. Perché alla fine i tradimenti nascono così, tra le corsie di un supermercato, sulla porta di casa, nei corridoi dell’ufficio.
Ricordo un’amica tanti anni fa che, quando aspettavo mio figlio, maliziosamente mi disse: «Vedrai quanti incontri si fanno ai giardinetti…Non c’è nulla che attiri più di una donna sposata con un bimbo piccolo».
Purtroppo o per fortuna di tempo da passare ai giardinetti con mio figlio ne ebbi molto poco, visto che ripresi il lavoro quando lui aveva sei mesi. Ma quella frase mi lasciò intuire un mondo a me ignoto.
Nella storia di Sandra però c’è molto di più di un’avventura, c’è la presa di coscienza di quanto l’amore sia imprevedibile e impermeabile a tutti i buoni principi. Tranne che a uno.
Vi invito a scoprirlo leggendo la storia su Confidenze, mi piacerebbe sapere se anche voi avreste fatto la stessa scelta di Sandra.
Ultimi commenti