A mia mamma è successo per la prima volta quando aveva 48 anni. Ma a me, che ne ho già 51, non credo che accadrà a breve. A meno di “incidenti” di percorso mentre sto scrivendo (in realtà sono le 11 del mattino e i ragazzi dovrebbero, spero, essere in ufficio), penso che il momento in cui diventerò nonna sia ancora molto lontano. Eppure, di tanto in tanto mi chiedo come mi calerò in quel ruolo, che ha trasformato le donne che conosco (e non solo) in persone completamente diverse.
La prima, che è notissima anche a voi, è la Roberta Marioni. A sentire i suoi racconti, ha tirato su i figli a suon di surgelati e regole ferree. Leggendola nei panni di nonna, invece, si rivela un tenero pasticcino dedito ai nipoti che, per loro, è anche disposta a mettersi ai fornelli. Lo stesso vale per mia mamma.
Ex motociclista (ancora oggi viene al mare con me sulla mia Guzzi), è una brillante e simpaticissima signora di 73 anni che con noi figli è stata presente un po’ al suo modo. Quando eravamo piccoli, di giorno vedeva le amiche, a scuola forse non ci è mai venuta a prendere e tutte le sere usciva con il papà. Così, i momenti più belli che passavamo con lei erano prima di cena, nel suo bagno, mentre si truccava per l’ennesima festa e noi le raccontavamo le nostre cose e la guardavamo con ammirazione.
Dalla nascita del primo nipote, però, c’è stata la metamorfosi. Sempre china sulla culla finché era bebé, l’ha portato ai giardini quando ha mosso i primi passi, a comprare libri e quaderni al momento delle elementari e così via. Addirittura per lui ha sferruzzato anche qualche golfino (mia mamma!!!). Lo stesso è successo con gli altri due nipoti: si è occupata di loro con una dedizione di cui continuiamo a prenderla in giro. La sua risposta è sempre stata che essere nonne è diverso, ti fa perdere la testa e ti riempie completamente la vita. Non sei più giovane come quando eri diventata mamma, sei meno egoista, sai bene che la purezza dei bambini è ciò che di più bello esista al mondo.
Le credo, perché la vedo illuminarsi solo nominando uno dei suoi ragazzi (se li cita tutti e tre, poi, si accende come una lampadina). E lo stesso succede ad altre ex mamme un po’ disattente. Per esempio, Carolina di Monaco. Che da blasonata mangiauomini, si è trasformata in una chioccia principesca, come potete leggere a pag. 76.
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