Per tutte dev’essere il giorno più bello della tua vita, un appuntamento tanto desiderato che non può che portare giorni di gioia e di felicità. E così è sicuramente, ma non solo. Stiamo parlando della nascita di un bambino, forse il momento più coinvolgente ed emozionante nella vita di ogni donna, ma proprio perché rappresenta un cambiamento a 360 gradi nelle abitudini di vita della coppia, è facile che nelle settimane seguenti al parto la donna sperimenti delle difficoltà nel relazionarsi con la nuova creatura e nel trovare un nuovo equilibrio con il partner.
Quella sensazione di tristezza e malinconia che accompagna la neo mamma una volta tornata a casa e che è destinata il più delle volte a esaurirsi in breve tempo, per alcune si trasforma invece in un disagio più prolungato che si chiama depressione post partum.
Ne parliamo su Confidenze nella storia vera Essere Madre raccolta da Maurizio Riboldi, una lettera aperta di una neo mamma che non ce la fa a gestire da sola quel piccolo fagottino urlante che le toglie il sonno a ogni ora del giorno e della notte, con il contorno di parenti sempre pronti a criticare e a dire la propria.
Vi invito a leggere la sua testimonianza perché è uno sfogo sincero che sfata molte ipocrisie sulla maternità.
E a testimonianza di come l’argomento sia tutt’altro che secondario, di depressione post partum si parla alla prima edizione del Festival della Maternità, che si svolge a Padova dal 13 al 15 aprile 2018, un appuntamento voluto dall’associazione Kairos Donna come occasione di incontro per famiglie, specialisti e operatori del settore perinatale sui primi 1000 giorni di vita del bambino e sugli strumenti utili a tutelare la salute e il benessere psico-fisico della mamma, del figlio e della famiglia durante e dopo la gravidanza.
Sono attesi circa 300 esperti del settore perinatale (pediatri, psicologici, psichiatri, ginecologi, ostetriche, educatrici perinatali e consulenti per l’allattamento) che si confronteranno in un convegno, e nel corso di lezioni magistrali e workshop.
La manifestazione prevede eventi culturali e artistici, come spettacoli e proiezioni cinematografiche, presentazioni di libri e incontri pubblici con esperti, laboratori per grandi e piccini
Di depressione post partum infatti soffre il 10-15% delle neo mamme nei primi tre mesi dalla nascita del bambino. Meno della metà di loro però chiede aiuto e sostegno, perché spesso ci si vergogna, ci si colpevolizza a mostrarsi inadeguate come madri davanti agli altri.
Il Festival della Maternità vuole essere quindi anche un’occasione per mettere a nudo la propria esperienza di madri, confrontandosi con altre donne. Per questo è stata lanciata anche una campagna social #lamiamaternità che invita le donne a raccontarsi e a a condividere tra loro momenti felici e meno felici.
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