Allattare i propri figli al seno è diventato un must.
Se non lo fai, sei una madre snaturata/pigra/svogliata.
Questo è il messaggio che è arrivato a me quando, quasi quattro anni fa, sono diventata mamma e non sono riuscita ad allattare al seno la mia piccola.
«Provaci ancora, non mollare. Tutte le donne sono in grado di allattare. Che peccato ripiegare sul latte artificiale. Il legame che si crea tra madre e figlio durante l’allattamento è irripetibile. I neonati allattati al seno diventano adulti più sani». Queste sono solo alcune delle osservazioni che mi sono stata rivolte da alcune ostetriche e ginecologhe (non tutte, ovviamente), e purtroppo anche da qualche amica.
Inutile dire che quelle parole mi hanno messa in difficoltà.
E la mia non è un’esperienza isolata: mi è capitato spesso di parlare di questo argomento con altre mamme e ho scoperto che tantissime si sono sentite inadeguate per non avere allattato. A mio avviso, questo è davvero un peccato. Perché una neomamma dovrebbe essere messa nella condizione di stare bene e godersi il proprio piccoletto. A prescidente da tutto. Anche dall’allattamento.
Parliamo di questo argomento sul numero 19 di Confidenze, nell’articolo Quanto conta allattare al seno?
Ci piacerebbe conoscere la tua opinione: che cosa pensi di questo argomento delicato?
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