Il tempo per le amiche, questo sconosciuto

Cuore
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La storia vera di Confidenze, Avevamo dodici anni, ci racconta quanto è bello ritrovarsi con le amiche di sempre, in tarda età, quando gli impegni familiari hanno ceduto il passo alla libertà

Tra i propositi del nuovo anno ho messo in pole position quello di dedicare più tempo alle mie amiche del cuore. Non sono tante, si contano sulle dita di una mano, e con due o tre ci conosciamo fin da quando eravamo piccole. Siamo cresciute insieme, stesso liceo, stessi amici, indimenticabili vacanze in Grecia. Poi sono arrivate le inesorabili tappe della vita ad allontanarci: il lavoro, i mariti, i figli, la famiglia. Intendiamoci siamo sempre rimaste in contatto e quando ci incontriamo è sempre come se ci fossimo viste il giorno prima, ma se mi chiedo quante volte sono andata al cinema con Irene Paola o Carmen nell’ultimo anno, la risposta è desolatamente una: nessuna.

Già perché di tempo libero ciascuna di noi ne ha davvero poco e lo organizza come può. E si sa prima vengono i figli, la famiglia. i fidanzati i mariti e così alla fine ci riduciamo a farci gli auguri di Buon Natale la mattina del 24 dicembre promettendoci di vederci presto… nel prossimo anno.

Ma le amicizie, come tutti gli affetti, sono un po’ come le piante: vanno coltivate, innaffiate, alimentate di cose nuove da condividere insieme.

Per questo ho letto con un pizzico d’invidia la storia raccolta da Francesca Colosi Avevamo dodici anni, pubblicata su Confidenze, dove tre baldanzose signore ultracinquantenni, ormai libere da impegni familiari (chi perché si è separata, chi perché ha i figli fuori casa) si ritrovano di nuovo insieme nel borgo natio, dove da dodicenni scorrazzavano divertendosi a suonare i campanelli agli sconosciuti.

Chissà, mi sono detta, forse c’è una stagione per tutto, e magari tra vent’anni anch’io e le mie amiche torneremo a trascorrere più tempo insieme.  E voi riuscite a mantenere spazi liberi da dedicare alle amicizie?

Confidenze