Il libro dentro un libro che è diventato il film vincitore del Leone d’Argento al cinema di Venezia. La paura che tutti noi abbiamo. Notte. Una strada poco battuta. Comincia così, l’incubo. O meglio, inizia così Animali Notturni
È notte. Siete in macchina, tutta la famiglia unita. Finalmente qualche giorno di vacanza.
È notte. Il paesaggio splendido, una Pennsylvania dalla natura ondivaga, salite e discese, boschi, prati, la luna, le strade infinite d’America. Ad aspettarti, una casina nel Maine. Perché fermarsi per dormire quando puoi guidare tutta la notte e arrivare prima? Dovesse coglierti il sonno potrebbe guidare tua figlia Laura, adesso è grande, può.
Tony, sua moglie Helen e la loro figlia, Laura. È notte.
La paura che tutti noi abbiamo. Notte. Una strada poco battuta. Un’altra macchina che ti fa accostare. Tre individui (ma basterebbe anche solo uno per morire di infarto senza pensarci due volte) scendono, ti vengono incontro. Comincia così, l’incubo.
O meglio, inizia così Animali Notturni, il romanzo che Edward ha scritto e che ha spedito a Susan, critico spietato e, un tempo, sua moglie. Oggi Edward è sposato con un’altra donna che ogni anno, a Natale, spedisce alla prima consorte del marito gli auguri “con tanti baci” e Susan, Susan Morrow, è sposata con Arnold, un chirurgo che ripara i cuori.
Extraordinary. Questo ha esclamato il mio amatissimo Ian McEwan dopo aver letto questa novel superba scritta da Austin Green e pubblicata per la prima volta in America nel 1993. Extra ordinary, davvero oltre l’ordinario, oltre il genere letterario: le pagine scritte dall’autore trasudano una intensità narrativa unica tenuta a bada da un controllo che ha la voce suadente e perentoria di un ipnotista. La struttura è talmente perfetta che non solo non riuscirete a staccarvi dalle pagine neanche per un minuto ma anche quando riuscirete a farlo cadrete in una spirale fatta di tensione, ansia, terrore. Un thriller con la T maiuscola davvero.
Susan è seduta sul suo divano. Arnold è ad un convegno. I loro figli giocano a Monopoli. In mano, le pagine di un romanzo. Cosa c’è di più rilassante di una serata da dedicare ad una lettura?
Certo, il fatto che l’abbia scritto il nostro ex marito forse può destabilizzare un po’…ma è solo un libro, no?
No. Non è solo un libro. O meglio, non sono solo due libri Tony & Susan e Animali Notturni. Sono uno il ritratto spietato di una borghesia che sgretola se stessa nella perenne tensione tra bisogno di rispettabilità e perdita di ogni punto di riferimento emotivo e l’altro la trasposizione di una vendetta che nella narrativa trova un’arma non spuntata.
Tom Ford, alla sua seconda prova da regista, ne ha tratto un lungometraggio con Amy Adams, Jake Gyllenhaal e Aaron Taylor-Johnson, Leone d’Argento all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, Animali notturni.
Il film però non l’ho visto, come sempre accade quando ho adorato un libro.
Austin Wright, Tony & Susan, Adelphi
Ultimi commenti