Questa settimana voglio parlarvi della storia vera In una notte, raccolta da Anna Magli e pubblicata su Confidenze, perché sono convinta che faccia sognare tutte noi. Un po’ perché leggendola ci si riempie di tenerezza e fiducia nell’altro sesso e un po’ perché invece porta a dire alla parte più disincantata di noi: «Sì, ma quando mai.. succede, forse giusto nel mondo dei sogni».
La storia in sintesi racconta di una notte di pensieri e decisioni cruciali, dove un uomo di 60 anni sta per lasciare la moglie e un matrimonio durato 40 anni per una ragazza più giovane con cui ha una relazione da qualche tempo. È già tutto pronto e pianificato, anche la lettera che lui le ha scritto per chiederle perdono e che lei, ignara di tutto, troverà la mattina dopo al suo risveglio.
A lui attende una vita nuova, una città diversa e un lavoro tutto da costruire accanto a questa giovane donna che gli ha posto un aut-aut: «Quanti anni hai Stefano, 65?» gli ha detto un giorno Tatiana (vatti a fidare delle donne dell’Est….) « Vuoi passare quel che ti rimane da vivere, gli ultimi anni della tua esistenza sotto la campana di vetro del tuo matrimonio o vuoi viverli insieme a me? ».
Nel racconto di questa notte insonne dove lui ripercorre gli anni trascorsi con la moglie, le piccole e grandi difficoltà quotidiane, le scelte condivise, i figli, una vita insomma costruita sull’amore e la famiglia, c’è tutto il dilemma di un uomo che vuole sentirsi ancora desiderato e provare emozioni un po’ più forti di quelle offerte da una vita coniugale consolidata, ma che nello stesso tempo non si ritrova nel ruolo di marito infedele, e non vuole che il suo matrimonio cada nel solito cliché di lui, lei e l’altra. E poi c’è la tenerezza infinita di un marito che guarda dormire sua moglie di cui conosce ogni espressione del volto, ogni ruga, ogni ciocca di capelli, ogni respiro e a cui comunque non vuole arrecare questo dolore. Quante di noi non si sono riconosciute in questa descrizione o situazione di coppia?
Non vi dico come va a finire, ma questa storia secondo me trasmette il senso dell’amore, non tanto quello acceso dalla passione dei sensi, ma quello sedimentato da anni di convivenza, dallo scegliersi ancora ogni volta, magari dopo una litigata o una crisi. Un amore pulito e leale che forse è ancora in grado di suscitare passione. Non so voi cosa ne pensate, io voglio illudermi di sì.
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