Ci sono momenti della nostra infanzia che non si scordano mai, che rimangono impressi nella nostra memoria come una macchia di inchiostro indelebile. Tra questi, c’è un’immagine che spesso mi ritorna a galla, con un misto di nostalgia e di… puro terrore!
Immaginatevi una bimba vivace, ribelle e un po’ maschiaccio, seduta sulla sedia di un tinello, intenta ad avviare le maglie su un paio di ferri. Ecco, quella ero io: “obbligata” da mia nonna che aveva la visione di una Cristina adulta, intenta a sferruzzare per i propri pargoli una serie infinita di golfini, babbucce, cuffiette anti freddo. E io, che non vedevo l’ora di scappare per i campi a catturare rane e libellule, con quei ferri in mano mi sentivo come una principessa chiusa nella torre. E non vi sto a raccontare come la mia amatissima nonna, abbia cercato invano, di insegnarmi anche a rammendare, ricamare, stirare…
Be’, io in quel costume da Cenerentola proprio ci stavo stretta! Quante sciarpine informi sono uscite da quei poveri ferri. E quanta pazienza ha avuto mia nonna (che oltre a volermi trasformare in una perfetta casalinga, mi aveva pure iscritta al coro della parrocchia).
Eppure, ora che mi occupo delle pagine del “Fai da te“, ogni volta che scrivo di ferri e uncinetto mi si riempie il cuore di struggente amore per quei tempi passati, per quelle estati nel tinello in penombra, con accanto mia nonna che mi ricordava sempre, quando sbuffavo inquieta, che un giorno i suoi insegnamenti mi sarebbero serviti.
Avevi ragione nonna! Ecco perché la maglia ora è una mia grande passione e perché ogni volta che il filo di lana mi passa tra le dita sorrido e penso a te.
Per questo voglio dedicare a voi Amiche di Confy (lo so, voi amate sferruzzare), i fascicoli di “I Like Maglia” che dal 29 agosto saranno allegati al nostro giornale, completi di ferri e gomitoli. Così, mentre ancora sarete sul finire delle vacanze, potrete cominciare a sbirciare tra i tanti modelli moda da copiare per il vostro guardaroba invernale. Tante idee super calde e attuali che sono sicura vi piaceranno.
E spero che anche voi, sentendo scorrere il filo di lana tra le dita, sorriderete pensando a chi vi ama e a chi vi ha amato.
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