Sul numero di Confidenze in edicola adesso, Giulietta e Federico Non mollare mai racconta il grande amore che ha legato la Masina e Fellini per oltre 50 anni, nonostante lui l’abbia tradita in lungo e in largo, senza neanche avere il buon gusto di fargliele alle spalle.
Eppure, forte del fatto che il marito sarebbe sempre e comunque tornato da lei, Giulietta ha sopportato. Pare addirittura abbastanza in silenzio, a parte qualche dichiarazione del tipo: «Le donne che si vantano di essere state con lui passano, mentre io resto».
Non so cosa ne pensiate voi, ma a me questa non sembra una grande consolazione. E neanche un buon motivo per rimanere accanto a uomini del genere tutta la vita. Però, la storia della fata folletto e del fachiro (così si definivano vicendevolmente) dimostra che nelle coppie possono esistere equilibri incomprensibili agli altri, ma perfetti per i due che le compongono.
Detto questo, io confesso che sono molto più portata ai legami tradizionali. Cioè, mi piacciono le relazioni che rasentano la noia perché fondate su amore, rispetto, complicità, amicizia e, soprattutto, sulla fedeltà. Magari non proprio finché morte non ci separi, ma almeno fino all’arrivo di un terzo incomodo più interessante del precedente.
Perché i cambi della guardia, per carità, sono assolutamente legittimi (saremmo ancora tutti accoppiati con la persona del primo bacio). E diciamo pure che ci può stare anche un breve periodo con i piedi in due scarpe, tanto per sondare il nuovo terreno (piaccia o non piaccia, di solito è così che succede). Ma trasformarsi in traditori seriali mi pare molto brutto.
Ovviamente per chi deve portarsi a spasso le corna. Ma anche per chi gliele mette. Infatti, a dispetto del passato quando conquistare era davvero un’impresa, oggi saltellare da un letto all’altro è un passatempo facile come giocare a ruba mazzetto. Tant’è che se una volta la figura del playboy aveva un suo fascino, adesso è piuttosto patetica: c’è una tale offerta in giro, che è molto più elegante voltare le spalle e andarsene.
E non mi si venga a dire che negli anni il rumore del cuore si azzittisce e che la voglia di novità prende il sopravvento. Perché se è vero che l’allegria scoppiettante di un’amore appena sbocciato non ha durata eterna, quando una relazione diventa seria si trasforma in tanti altri sentimenti, ben più importanti. Ma che dietro la loro apparente solidità, nascondono la capacità di sgretolarsi con un soffio.
Infatti, non conosco molte donne felici della farfallonaggine del consorte (ancora meno uomini disposti a tollerare una mogliettina generosa). E visto che le marachelle coincidono puntualmente con i guai, non conviene pensarci un attimo, prima di mettere tutto in discussione? Oppure, se la tentazione è incontrollabile, non è meglio fare le cose per bene, senza che saltino mai fuori?
Attenzione: fare le cose per bene non significa farle di frequente, anzi. Un incidente di percorso, soprattutto se non ci sono feriti, è un conto. Un atteggiamento alla Federico Fellini è un altro. E davanti a un uomo così, secondo l’Albie-pensiero c’è un’unica soluzione: scappare a gambe levate. Più veloci della luce!
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