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Il caso Kaufmann di Giovanni Grasso (Rizzoli, gennaio 2019, 19 euro).
Ispirato alla storia vera di Leo Katzenberger, presidente della Comunità ebraica di Norimberga, racconta la storia d’amore tra uno stimato commerciante ebreo, vedovo e presidente della comunità ebraica di Norimberga, vittima della persecuzione nazista e una giovane tedesca di razza ariana. Lehamnn Kaufmann viene incaricato dal suo migliore amico di prendersi cura della figlia ventenne Irene e di aiutarla a stabilirsi a Norimberga. Irene è giovane e bella, siamo nel 1933, tra i due si instaura un rapporto speciale fatto di stima e affetto, ma anche di desiderio. A ostacolare la loro relazione ci pensano le leggi ariane che vedono nel popolo ebreo un nemico della Germania. I due finiranno sotto processo.
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Noi, bambine ad Auschwitz, di Andra e Tatiana Bucci (Mondadori, 17 euro).
La straordinaria testimonianza di due sorelle sopravvissute ai campi di concentramento di Auschwitz che per la prima volta raccontano la loro storie di bimbe deportate in questo libro.
Secondo le stime più recenti ad Auschwitz-Birkenau vennero deportati oltre 230.000 bambini e bambine provenienti da tutta Europa, solo poche decine sono sopravvissuti. Questo è lo struggente racconto di due di loro.
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I Goldbaum di Natasha Solomons (Neri Pozza, 24 gennaio 2019, 18 euro).
Vienna 1911, una famiglia di influenti banchieri ebrei, abituata a lavorare con discrezione dietro le quinte di governi e dinastie reali, assiste impotente al sovvertire dell’intero vecchio ordine su cui l’Europa si era retta per secoli, a cominciare dall’imminente conflitto della Prima Guerra Mondiale per finire con i tragici eventi delle leggi razziali. Nel mezzo una struggente storia d’amore tra la giovane Greta Goldbaum e il cugino che è costretta a sposare e la corsa agli armamenti che vede le banche tra i primi finanziatori.
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La lettera Perduta di Jillian Cantor (Sperling&Kupfer gennaio 2019, 18,50 euro).
Ispirato a testimonianze vere risalenti ai tempi della resistenza e della Seconda Guerra Mondiale, è ambientato parte in Austria nel 1938 e parte ai giorni nostri, a Los Angeles nel 1989. È la storia di Kristoff, un giovane orfano viennese, apprendista presso Frederick Faber, mastro incisore specializzato nella realizzazione di francobolli. Quando il suo maestro, ebreo, scompare durante le devastazioni della terribile Notte dei Cristalli, Kristoff è costretto a mandare avanti la bottega al servizio dei nazisti. Ma la figlia di Faber, Elena, scampata alla cattura e collaboratrice della Resistenza, lo convince a unirsi alla causa, falsificando documenti e inviando messaggi in codice. 50 anni dopo qualcuno scoprirà per caso quei messaggi.
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Il Mostro della memoria di Yishai Sarid (Edizioni E/O 18 gennaio 2019).
Un giovane ricercatore universitario arrotonda la sua borsa di studio per un dottorato sulla Shoah accompagnando in veste di guida, gruppi di studenti, di politici e di ufficiali dell’esercito israeliano in visita ai campi di concentramento nazisti in Polonia. Le sue capacità oratorie e la sua competenza fanno sì che venga molto apprezzato e diventi sempre più richiesto, al punto di doversi trasferire a Varsavia, lontano dalla propria famiglia. Per quanto egli cerchi di mantenere un atteggiamento distaccato verso gli orrori che descrive, dietro le fredde cifre e le esposizioni sulle tecniche di sterminio comincia a vedere le persone, i drammi umani, con i quali è in contatto quotidiano e di cui vorrebbe rendere ormai partecipi anche gli altri. In un crescendo di orrore e insicurezza viene risucchiato in una spirale di squilibrio dove rischia di perdersi definitivamente.
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Dove finisce la notte di Daniela Tully (Garzanti, 17.90 euro).
Una grande saga familiare che ripercorre gli anni bui del terzo Reich mettendo in luce l’importanza dei legami familiari e mescolando la storia e diverse generazioni. Martha Wiesberg, sopravvissuta alla Shoah, si è occupata dalla nascita della nipote Maya. Ma improvvisamente, dopo aver ricevuto una misteriosa lettera datata 1944, la abbandona. Toccherà a Maya, 36 anni dopo, scoprire l’intreccio di odio e amore che avevano portato la nonna lontano da lei.
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Solo una parola di Matteo Corradini (Rizzoli, Collana Ragazzi, 15 euro).
Venezia, 1938. Roberto è un bambino normale, o almeno così ha sempre creduto. Finché le persone intorno non cominciano a fargli notare che non è come tutti gli altri, perché lui ha gli occhiali. E forse è meglio che non si facciano vedere in sua compagnia. E forse è meglio che cambi scuola, che vada in una scuola per soli bambini con gli occhiali…
Prendendo spunto dalla storia vera di Roberto Bassi, bambino ebreo espulso dalla sua scuola elementare, raccontata nel documentario di Giorgio Treves: 1938 – Diversi, prodotto da Tangram Film, Matteo Corradini scrive un racconto dalla grande forza simbolica interpretata magistralmente dalle illustrazioni di Sonia Cucculelli. Nella parte finale l’autore racconta ai ragazzi, immaginando le loro domande, che cosa sono state le leggi razziali e quali effetti hanno avuto sull’Italia di 80 anni fa.
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