Libertà, movimento e benessere. Tre elementi che ben si sposano nell’attività sportiva più amata da tutti: andare in bicicletta. Con amici, in famiglia, o anche da soli, pedalare genera sempre uno stato di puro piacere. E lungo lo Stivale non mancano certo i luoghi più belli per le due ruote: oltre 18.000 chilometri con ciclovie adatte a ogni esigenza, dalle più facili alle impegnative. Qui, ti porto alla scoperta di quattro differenti tracciati per appassionati di due ruote ma non solo.
VENETO: GLI SCENARI LIQUIDI DELLA LAGUNA
L’incredibile merletto terra-acqua della Laguna veneziana si ammira attraverso il facile percorso pianeggiante Chioggia – Lido di Venezia. Partenza da Chioggia, chiamata “la piccola Venezia” che già da sola merita una visita per gironzolare tra case colorate, canali e calli. Con la bici si sale a bordo del vaporetto che conduce a Pellestrina, isola di pescatori ferma nel tempo. Pedalando, dopo i Murazzi costruiti nel Settecento per proteggere l’isola dalle maree, si arriva all’Oasi naturalistica di Ca’ Roman con le sue dune e spiagge selvagge, e rifugio prediletto di martin pescatori, gabbiani, fratini e altre specie. Riprendendo il vaporetto, la tappa successiva è il Lido di Venezia, stretta e lunga isola in cui pedalando si raggiungono la Riserva Naturale Alberoni e poi Malamocco, placido borgo tra i più antichi della laguna. Addentrandosi nell’isola, che alla fine dell’Ottocento fu una delle mete balneari più chic e rinomate a livello internazionale, catturano l’attenzione case in stile Liberty, hotel storici e, naturalmente, il Palazzo del Cinema, dove si svolge la famosa Mostra del Cinema (quest’anno,1-11 settembre).
✔ Info: https://evenice.it/venezia/isole-venezia.
TRENTINO: AMMIRANDO LE MAESTOSE DOLOMITI
In Trentino, tra i diversi tracciati dedicati alle due ruote spicca la “Ciclabile delle Dolomiti” che collega le valli di Fassa e di Fiemme. È un percorso di 48 chilometri con dislivello di 650 metri e difficoltà media, quindi attenzione, ci vuole un po’ di “fiato”. La ciclovia, lungo il torrente Avisio, si snoda tra foreste di abeti e larici, cascate, placidi paesi come Fontanazzo, Mazzin, Vigo (definito tra i più belli d’Italia), mentre sullo sfondo si ammirano le inconfondibili creste dolomitiche delle due valli. Si parte da Alba di Canazei (Val di Fassa), si arriva alla Piana di Moena e si raggiunge Molina di Fiemme (val di Fiemme) oppure si effettua il tracciato nel senso contrario. Lungo il percorso sono aperti i punti di ristoro “bicigrill”, come quelli di Moena e Predazzo, inoltre, se mancano le energie c’è sempre il servizio Bike Express, i bus che collegano le varie località con tre corse al giorno e 50 posti bici nel carrello. Sono attivi, dal 12 giugno al 19 settembre, tutti i giorni.
✔ Info: www.visittrentino.info/it.
MARCHE: TRA BORGHI E MISTICISMO
È un inno alla bicicletta questa stupenda regione: 24 percorsi ciclabili, 2.000 chilometri e 130 comuni coinvolti nei tracciati. Da visitare anche attraverso il sito online di Marche Outdoor, che fornisce informazioni su territori, percorsi, ospitalità. Tra gli itinerari, nella provincia di Macerata ti segnalo “La Via delle Abbazie”, 51 chilometri che si snodano tra morbidi paesaggi collinari, antichi borghi e luoghi dello spirito. Partendo dalla ciclabile di Civitanova Marche, la prima sosta è Montecosaro, villaggio medievale fortificato, mentre nella frazione di Montecosaro Scalo spicca la millenaria Basilica di Santa Maria a Pié di Chienti, magnifico esempio di architettura romanica. Proseguendo, si raggiungono Montelupone, tra i borghi più belli d’Italia con splendidi edifici storici, l’Abbazia benedettina di San Firmano custode delle reliquie del Santo, Corridonia con un bel centro storico, e l’Abbazia di San Claudio al Chienti risalente al VI-VII secolo, che ha mantenuto quasi intatta l’originaria struttura, formata da due chiese sovrapposte e da due torri cilindriche.
✔ Info: www.marcheoutdoor.it.
UMBRIA: SEGUENDO ANTICHI BINARI
Nel cuore della regione si snoda la splendida ciclabile Ferrovia Spoleto-Norcia, che ha la caratteristica di seguire il percorso della vecchia ferrovia dismessa, un capolavoro d’ingegneria umana. Il tracciato, inaugurato nel 1926, lungo 51 chilometri con ben 19 gallerie e attivo fino al 1968, nel 2014 è stato riconvertito a ciclovia. Si parte dalla ex stazione di Spoleto e si attraversa il verde paesaggio montano della Valnerina puntellato da suggestivi borghi, come Sant’Anatolia di Narco, Preci, Borgo Cerreto, Castel San Felice. Non è eccessivamente impegnativo, ma occorre avere un minimo di preparazione fisica.
✔ Info: www.laspoletonorciainmtb.it.
Articolo di Gianna Testa (pubblicato su Confidenze n. 19/2021)
Foto in alto: val di Fiemme
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