Cuori in trappola di Jennifer Hillier

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Crudo, fotografico, un grande thriller

Vivere una relazione violenta non era affatto come Geo si aspettava. Sapeva che alzare le mani era sbagliato, ovviamente. Non era stupida. (…) Suo padre non l’aveva mai picchiata, neanche una volta, mai. Non era uno schema del passato che si stava ripetendo. Amava Calvin talmente tanto da cominciare ad accettare l’idea che i pugni e gli schiaffi facessero parte del pacchetto, fossero il prezzo da pagare per stare con lui. Perché l’alternativa – non stare con lui – era inconcepibile. E, ovviamente, lui non la picchiava sempre. Il novantanove per cento del tempo era affettuoso, gentile, generoso. (…) quando le cose andavano bene, stavano benissimo. Ma quando andavano male, stavano malissimo. In fondo, però, c’era una piccola parte di Geo a cui tutto questo piaceva. Le piaceva vedere quanto Calvin potesse innervosirsi, quanto potesse ingelosirsi. Era così facile confondere il controllo con l’amore, credere che si agitasse perché ci teneva, che fosse protettivo perché la amava così tanto. Certe volte le piaceva trascendere quei limiti, vedere fino a che punto poteva spingersi prima che lui scoppiasse, vedere fino a che punto poteva farlo impazzire. Era il suo modo di controllarlo, perché sì, valeva per tutti e due. E sì, si stava illudendo. Non andava bene niente. Però lo amava. Amava tutto di lui, con tutta se stessa”.

Georgina, Angela e Kaiser sono un terzetto indivisibile, legati da una grande amicizia, da un forte senso di lealtà. Hanno sedici anni, condividono tutto. Angela è la più bella e desiderata, è l’assetata di vita, leader della scuola. Georgina vive per metà nascosta dall’ombra dell’amica. Kaiser vive in attesa che Georgina si accorga di lui. Poi un giorno arriva Calvin, bellissimo con i suoi ventuno anni che sembrano tanti, un sorriso che uccide, gli occhi che cadono su Georgina. Sembra un pomeriggio come tanti, per i tre giovani ragazzi. È il pomeriggio che cambierà la loro vita.

Da quando Calvin e Georgina fanno coppia fissa ogni dinamica salta: Calvin vuole Geo tutta per sé. La ragazza comincia a trascurare gli amici, i voti scolastici non sono più brillanti. Ma è il primo amore, verrebbe da dire. Il primo grande terremoto della vita, quello sul quale poi dover ricostruire tutto sperando tenga, resista agli scossoni che torneranno.

Il thriller della Hillier comincia con una scena in tribunale. Georgina viene condannata a cinque anni di reclusione da scontare nell’istituto penitenziario di Hazelwood. Georgina ha trent’anni, ha fatto carriera, sta per sposare Andrew, delfino della Shipp, una grande casa farmaceutica. È stato Kaiser, il suo vecchio amico e oggi ispettore, a irrompere durante una riunione, a metterle le manette intorno ai polsi, ad arrestarla.

Aveva sedici anni, Geo, la notte in cui Calvin ha stuprato e poi ucciso davanti ai suoi occhi Angela. Per quattordici anni Geo ha tenuto per sé, mentendo a tutti, il terribile segreto. Angela, per tutti, era scomparsa. Ma poi il suo corpo è stato ritrovato.

È un thriller – sulla trama non mi spingo oltre – che dice molto sull’adolescenza, sui rapporti che dovrebbero educare (nel senso di condurre) all’amore, sulla confusione che ci trascina verso abissi senza fondo, sulla menzogna, sulla paura. Dice molto sulla condanna che i gesti giovani, spesso sconsiderati, spesso ‘spensierati’, promettono all’età adulta. Crudo, ‘fotografico’, è un grande thriller.

Jennifer Hillier, Cuori in trappola, Fazi

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