Trama – Jim Willard ha diciassette anni, è un ragazzo timido e modesto e vive in Virginia, gioca a tennis meglio di chiunque altro. Suo padre e suo nonno fanno parte della società che conta e per lui potrebbe esserci un futuro assicurato, magari in politica. Bob Ford e Jim si conoscono da sempre, ma solo in quell’ultimo anno hanno davvero stretto amicizia. Bob ha preso il diploma e prima di partire, di imbarcarsi in cerca di mille avventure, invita il suo amico Jim a passare con lui l’ultimo weekend. La capanna vicino al lago è un rifugio per molti, cacciatori, amici. Amanti. E proprio dopo aver lottato come fratelli nel lago, dopo essersi confidati i sogni e le speranze per il futuro, i due ragazzi finiscono l’uno fra le braccia dell’altro. Jim ha sempre avuto un debole per Bob e fare l’amore con lui è stata una rivelazione. Non la conferma di una tensione omosessuale ma la realizzazione di un desiderio verso una persona, verso Bob. Quando Bob parte promette che scriverà. E scrive, infatti. Una lettera. Poi sparisce. Qui comincia la vita di Jim, una vita in cerca di Bob. In ogni letto continuerà a difendere una memoria e un’attesa. Ogni incontro sarà un incontro a metà, un ponte levatoio alzato per difesa: nessuno tocchi o invada lo spazio di Bob. La felicità è stata assaggiata. Il sapore era perfetto. Jim vuole solo quello, nient’altro.
Un assaggio (remix) – Nella California del Sud settembre era molto diverso da qualsiasi altro mese. Il tempo era chiaro e luminoso e non pioveva. Secondo i giornali c’era una guerra in Europa, ma Jim non sapeva esattamente di cosa si trattasse. Sembrava che ci fosse un uomo di nome Hitler, un tedesco. Aveva i baffi e i comici lo imitavano sempre. A ogni festa c’era qualcuno che avrebbe fatto il verso a Hitler che faceva un discorso. Poi c’era un inglese con dei baffi un po’ più folti e ovviamente c’era Mussolini, ma lui non sembrava partecipare alla guerra. Per un po’ fu molto eccitante, e tutti i giorni c’erano delle notizie importanti. Verso la fine di settembre, però, Jim perse interesse nella guerra perché non c’erano battaglie. Inoltre, le sue giornate adesso erano occupate a insegnare il tennis a uomini e donne ricchi, i quali non erano nemmeno loro molto interessati alla guerra. La vita erotica di Jim Willard esisteva quasi interamente nei suoi sogni. Fino a quel giorno con Bob in riva al fiume aveva sognato le donne spesso quanto gli uomini e non sembrava che vi fosse un confine preciso fra i due. Ma da quel giorno d’estate Bob era costantemente l’amante dei suoi sogni e le ragazze non disturbavano più il loro perfetto idillio maschile. Egli era consapevole del fatto che quello che sognava non era quello che sognavano gli uomini normali.
Leggerlo perché – Vidal era poco più che ventenne quando scrisse questo romanzo. Un romanzo non autobiografico, un romanzo e basta. Un Documento umano di eccellente verità, come scrisse nel suo diario Thomas Mann. Ti metterai contro il mondo, avevano detto gli editori. Il mondo, un paese dopo l’altro, dal giorno della pubblicazione (10 gennaio 1948), ha partecipato alla creazione di un bestseller prima e di un longseller poi. La scrittura di Vidal è stratosferica, scarna, precisa, totale. Ogni frase è una sentenza. Ogni immagine un quadro. Ogni carattere è raccontato in modo chirurgico, esatto, radiografico. L’attesa di Jim, l’idealizzazione di un amore appena sfiorato, non è solo la narrazione di una storia ma la Narrazione di tutte le storie che, al di là e oltre i generi di appartenenza, ingabbiano il desiderio, lo cristallizzano e anestetizzano la vita possibile, la vita reale.
Gore Vidal, La statua di sale, Fazi Editore
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