Spezzate di Judy Ellison S. Doyle

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Trama – Donne spezzate, esistenze private di una narrazione aderente ai fatti, “trainwreck” (letteralmente, disastro ferroviario, ‘deragliamento’ dal tracciato culturale se riferito ad una persona), la donna che subisce una punizione pubblica. Pubblicato negli Stati Uniti nel 2016 e in Italia nel 2022, quando per ammissione dello stesso autore (credeva di essere una donna nel periodo della stesura poi ha fatto coming out come uomo transgender e non-binary), qualcosa si è cominciato a muovere per porre un freno alla diffamazione mediatica nei confronti delle donne che si ribellano alla cultura patriarcale. Basta una mossa diversa, una scelta scomoda, e il sistema interverrà per esasperare e giudicare e condannare. Spesso, uccidere. Nella prefazione all’edizione italiana l’autore conclude scrivendo: spero che queste donne, queste trainwreck, e le loro vite abbiano ancora qualche insegnamento da rivelare, in qualunque luogo e tempo vi troviate. Otto capitoli, otto donne (principali, ma ne incontriamo tante altre nel saggio) che la società ha fatto deragliare alterando e spezzando il significato della loro storia: Mary Wollstonecraft, Charlotte Brontë, Valerie Solanas, Billie Holiday, Harriet Jacobs, Sylvia Plath; Hillary Rodham Clinton, Monica Lewinsky, Théroigne de Mérincourt, Maria Antonietta.

Un assaggio – Non è che gli uomini non possano essere mandati in frantumi. È pieno il mondo di uomini famosi finiti al centro di grandi campagne d’odio transculturale, ma di solito se vogliono guadagnarsi questo titolo devono sudare di più: Chris Brown ha quasi ammazzato di botte la sua fidanzata; Justin Bieber e Michael Richards sono stati beccati a pronunciare insulti razzisti; Mel Gibson, prima che lo dessimo definitivamente per spacciato, ha dovuto spaventare a morte la sua fidanzata e ripetere per anni qualsiasi tipo di offesa etnica e sessista. Al contrario, provate a chiedere a qualcuno perché “odia” Katherine Heigl, Kristen Stewart o Anne Hathaway: è arrogante, antipatica, sembra voler piacere a ogni costo. Gli uomini, poi, hanno più possibilità di riscatto. E’ facile dire che un atto di pura violenza costituisce un limite oltre il quale non si può assolutamente andare, ma chi si ricorda che nel 2004 il rude e sensibile rubacuori Josh Brolin è stato arrestato con l’accusa di violenza domestica è sicuramente una mosca bianca. In alcuni ambienti, se tiri fuori il fatto che Norman Mailer pugnalò sua moglie, vieni subito additato come un ignorante. Steven Tyler, invece, che adottò una ragazza di sedici anni per poterci fare sesso, lo abbiamo premiato eleggendolo giudice di American Idol. Se ci chiedessimo quanti uomini celebri sono riusciti a riscattare la propria reputazione da comportamenti sconsiderati, abitudini sessuali promiscue e abuso di droghe, la risposta sarebbe, grosso modo, sempre la stessa: quasi tutti. Tutto ciò li ha resi degli eroi: tipi tosti, rock-and-roll, che fanno una vita dura e si spingono oltre i limiti. E Courtney Love e Lindsay Lohan, invece? “Quelle stronze sono fuori di testa”.

Leggerlo perché – Un saggio si può leggere per infiniti motivi. Questo si può leggere per curiosità (è denso di informazioni da far leccare i baffi agli amanti di gossip), si può leggere per prendere atto di una verità scomoda e lampante: la donna che cade non viene aiutata a rialzarsi ma tutti – comprese le appartenenti allo stesso sesso – sono felici di osservarla ferita e di contribuire a farla restare a terra. La cultura patriarcale plasma anche l’idea di femminismo. Siamo femministe zoppe, feroci con chi ha idee e abitudini e vite che si discostano dal tracciato ‘politico’ delineato. “Perché ci piace quando le donne sbagliano” è il sottotitolo del saggio: leggerlo esattamente per questo.

Jude Ellison Sady Doyle, Spezzate, Tlon

Traduzione di Laura Fantoni e Andrea Salomone

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