Trama – Aveva tredici anni, Persefone, la prima volta che arrivò a Barry’s Bay. Aveva litigato con la sua migliore amica e voleva dimenticare tutto, voleva dimenticare la solitudine. Quello fu l’anno della sua vita, e l’estate, in cui Percy conobbe Sam. L’amicizia tra i due è durata sei stagioni calde passate a guardare insieme film horror, traversare a nuoto il lago e il lavoro serale al Tavern (il locale gestito da Sue, la madre di Sam) e i turbamenti legati a un sentimento potente, un legame che trova la strada per unire i cuori dei due giovani. Ha trent’anni, Persefone, una professione e un amore appena concluso quando riceve una telefonata inaspettata da parte di Charlie, il fratello di Sam. Sue è morta e anche se sono passati oltre dieci anni da quando il cottage sul lago è stata venduto e da quando ogni rapporto tra Percy e la famiglia Florek si è interrotto sarebbe bello, questo le dice Charlie, averla accanto nel giorno dell’ultimo saluto all’amatissima madre. Percy parte per Barry’s Bay con un cuore pieno di emozioni e rimpianti. E rimorsi. Sam era il suo Amore. Cos’è accaduto, quell’ultima estate?
Un assaggio – (Estate, 17 anni fa). Quando comprarono il cottage, credo che i miei genitori non sapessero che nella casa accanto abitavano due adolescenti maschi. Mamma e papà volevano regalarmi una possibilità di fuga dalla città, una pausa dai miei coetanei. Probabilmente i due Florek, che nessun adulto sorvegliava per buona parte del pomeriggio e della sera, furono una sorpresa anche per loro. Alcuni miei compagni di classe avevano delle residenze estive, ma si trovavano tutte nel distretto di Muskoka, pochi chilometri a nord della nostra città, e le ville allineate lungo la riva rocciosa del lago non si potevano proprio definire cottage. Papà si era rifiutato categoricamente di cercare casa nel Muskoka. Se avessimo comprato qualcosa lì, diceva, tanto valeva restare a Toronto per tutta l’estate – era troppo vicino alla città, e troppo pieno di concittadini. Così lui e mamma avevano concentrato le loro ricerche in alcune comunità rurali più a nordest, che ben presto papà dichiarò essere troppo urbanizzate, o troppo care, e poi ancora più lontano, fino a Barry’s Bay, un sonnolento villaggio popolato dalla classe operai che d’estate si trasformava in un’effervescente località turistica piena di gente, tra cui proprietari di cottage ed europei venuti per accamparsi e fare escursioni nel Parco Provinciale di Algonquin. In seguito avrei aspettato con trepidazione le quattro ore d’auto che impiegavamo per andare dalla nostra casa in stile Tudor al centro di Toronto al lago, ma quel primo viaggio mi sembrò durare un’eternità.
Leggerlo perché – Comincia l’estate e qualche lettura leggera è d’obbligo. La storia di Percy e Sam è una storia che ci trascina nel Canada selvaggio, ci trascina nella nostra adolescenza, nelle eterne promesse che a quell’età sembrano segnare definitivamente i nostri destini. Anche se non è letteratura ma trama di puro intrattenimento, di evasione rilassante e detox per il cervello, la Fortune scrive in modo composto, tratteggia in modo corretto gli ‘equilibri’ dell’età in bilico costante. ‘Avevo voglia di scrivere una storia con un lieto fine’, ammette l’autrice alla fine del romanzo. Non è un lieto fine scontato, però. Le storie, quelle che vale la pena leggere e ascoltare, scontate non lo sono mai.
Carley Fortune, Un’estate dopo l’altra, Newton Compton
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