Come difendersi dai troppi farmaci

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Stiamo prendendo troppi farmaci. I numeri sono impressionanti e il rischio è che, da utili, questi presidi diventino pericolosi. Stare meglio senza abusare di medicinali è possibile

1,3 milioni di italiani prendono 10 o più farmaci al giorno. In terza e quarta età, è addirittura 1 persona su 2 ad assumere fino a 9 medicine al dì. Solo per quel che riguarda gli psicofarmaci, vi ricorrono 12 milioni di nostri connazionali, 4 volte più della media europea, anche per disagi emotivi passeggeri e difficoltà del sonno lievi. Lo fanno quotidianamente e abitualmente, nonostante questi medicinali andrebbero presi per il minor tempo possibile.

Sono numeri che, inevitabilmente, hanno anche rilevanti ricadute economiche: la spesa farmaceutica in Italia ammonta a 30 miliardi, in media quasi 500 euro all’anno per ogni cittadino.

Farmaci antipertensivi, ansiolitici, antidepressivi, antiacidi, antinfiammatori, antidolorifici, antidiabetici, anticoagulanti, antibiotici: al di là del fatto che in questa lunga lista forse ci vorrebbe anche qualche “pro” e che tutti questi “anti” denotano come l’attenzione medica venga posta troppo spesso sulla malattia da combattere invece che sulla salute da promuovere, stiamo davvero prendendo una quantità eccessiva di medicinali.

I farmaci sono risorse preziosissime, quando usati in maniera intelligente. Altrimenti, da utili e benefici rischiano di trasformarsi in tossici e dannosi, anche per il rischio di interazioni indesiderate ed effetti collaterali, che aumenta pericolosamente quando si assumono più medicinali insieme.

Ci sono principi attivi che salvano tante vite ogni giorno (pensa, ad esempio, all’insulina, indispensabile per molti diabetici). Altri medicinali, invece, riducono semplicemente i sintomi delle malattie senza risolverne le cause. Spesso i disturbi su cui vanno ad agire potrebbero essere affrontati meglio – o comunque altrettanto efficacemente – con soluzioni non farmacologiche: migliorando la propria dieta abituale, introducendo nella quotidianità la giusta quantità e qualità di movimento fisico, imparando specifiche tecniche di rilassamento e di gestione dello stress, adottando nuove e più sane abitudini di vita. Dobbiamo avere – tutti, e insieme: medici, nutrizionisti, terapeuti, pazienti – l’intelligenza per comprendere quando i farmaci sono indispensabili e quando invece certe alternative potrebbero essere preferibili.

Se credi di assumere troppe medicine contemporaneamente, chiedi al tuo medico di verificare se davvero ti sono tutte necessarie. Devi però nel contempo domandarti, con assoluta sincerità, se sei realmente disposta a migliorare la tua vita e correggere certe abitudini insalubri. Prendere una pillola è facile, non comporta alcuno sforzo. Cambiare invece sì, richiede un po’ di impegno e costanza. Ma quello che ti farà guadagnare in salute ti ripagherà con gli interessi.

 

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