Restare a casa è la misura più importante: il distanziamento sociale costituisce il provvedimento numero uno per contenere la pandemia di Covid-19 ed evitarne le conseguenze più ingestibili, come i picchi di malati che, troppi nello stesso momento, necessitano di ricoveri ospedalieri in terapia intensiva.
Tuttavia, ci sono esigenze, contemplate persino da tutti i decreti che si sono succeduti nei giorni scorsi, che ci costringono a uscire. Prima tra tutte, fare la spesa. Possiamo temporaneamente smettere di lavorare, di studiare e di divertirci, ma non possiamo smettere di nutrirci.
Non vi parlerò qui delle lunghe code fuori dai supermercati per evitare assembramenti al loro interno, perché sono certo che purtroppo le conosciate già. Quelle che oggi vorrei illustrarvi sono le attenzioni che dovremmo individualmente prestare nel fare la spesa e nel portarla a casa. Perché anche sui prodotti alimentari potrebbe annidarsi il coronavirus, restando vitale sugli imballaggi per un certo arco di tempo.
Voglio dire subito che il rischio di contrarre il virus da superfici contaminate quali imballaggi, scatole e buste della spesa non sembra essere elevato: questa non costituisce la principale modalità di trasmissione del contagio, che innanzitutto avviene da persona a persona, attraverso le microscopiche goccioline di saliva emesse quando si parla o, peggio, si tossisce e starnutisce, nonché attraverso il contatto con le mani di soggetti positivi al virus.
Malgrado ciò, anche la spesa rappresenta un aspetto a cui prestare un po’ di attenzione, dal momento che un prodotto potrebbe essere stato maneggiato prima di noi da qualcuno con il coronavirus. Questa cautela diventa particolarmente importante per le persone a maggior rischio: anziani, soggetti immunocompromessi, individui con disturbi respiratori, malattie cardiovascolari e diabete, nonché pazienti sottoposti a terapie oncologiche. E lo stesso chiaramente vale per i loro conviventi.
Quali precauzioni adottare per ridurre al minimo i rischi di contrarre il Covid-19 attraverso la spesa e i generi alimentari?
1 – La prima regola
Stiliamo, a casa, liste della spesa mirate, comprensive di ogni necessità della famiglia, e facciamo acquisti, tutti insieme, solo una volta alla settimana (senza razzie, non è necessario accumulare scorte mensili). Questo è il comportamento più utile per diminuire il rischio di contagio: meno uscite, meno contatti.
2 – In negozio
Portiamoci dietro apposite salviettine igienizzanti e un disinfettante a base di alcool per le mani. Useremo le prime per pulire carrelli della spesa e cestini, il secondo all’uscita dal negozio. I guanti servono a poco: se prendiamo in mano un prodotto contaminato, tramite i guanti contamineremo anche il successivo. La soluzione più raccomandabile è quella di non toccarsi mai (mai) il volto, con o senza guanti. Attenzione anche ai soldi dati e ricevuti alla cassa.
3 – Prima di entrare in casa
Se ce n’è la possibilità, lasciamo i generi alimentari non deperibili nel bagagliaio dell’auto, nel box o sul balcone per tre giorni prima di riporli in casa.
4 – A casa
Una volta rientrati, disinfettiamo con un panno inumidito di alcol o soluzione antisettica tutti i contenitori che lo consentano senza che l’imballaggio si rovini: bottiglie, lattine e altri prodotti in plastica, vetro, alluminio. Queste, tra l’altro, sono proprio le confezioni potenzialmente più pericolose, al contrario delle superfici porose, come il cartone: ricerche preliminari indicano che il coronavirus resta attivo fino a 24 ore sul cartone, fino a 72 su plastica e acciaio. I prodotti freschi, come verdura e frutta, strofiniamoli a lungo sotto l’acqua corrente. Poi laviamoci accuratamente le mani con acqua e sapone per almeno 30 secondi (meglio ancora, 60). Una volta riposti tutti i prodotti alimentari, laviamoci di nuovo le mani e disinfettiamo le superfici su cui abbiamo appoggiato borse e confezioni. Lavarsi le mani spesso è, insieme al mantenimento delle distanze, la chiave per prevenire il Covid-19.
5 – La spesa a domicilio
Soprattutto i soggetti ad alto rischio che non possano contare su qualcuno che fa la spesa per loro dovrebbero considerare l’acquisto di generi alimentari online o mediante ordine telefonico: sebbene non del tutto esente da rischi, questa è una delle modalità più sicure di fare la spesa. Se paghiamo on line, possiamo anche dire a chi consegna di lasciare la spesa fuori dalla porta.
In conclusione, è bene essere prudenti anche nella manipolazione della spesa, soprattutto se apparteniamo alle categorie di soggetti più vulnerabili, ma, come già scritto tante volte, anche in questo caso senza esasperazioni: è molto più probabile prendere il coronavirus da una persona troppo vicina che da una scatoletta di tonno.
Ultimi commenti