Come una famiglia di Giampaolo Simi

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Cosa accade nella testa di un genitore quando scopre che il suo bambino non è l’angelo che ogni figlio, per definizione, dovrebbe essere?

“- Ma perché una ragazzina ha deciso di accusare proprio lui? Che ha fatto Luca per meritarsi questo? 

– Niente. Invidia, gelosia…una ripicca per non essere stata notata, o considerata. 

– Come fa a essere così schifosamente bugiarda? Vorrei incontrarla e guardarla in faccia, questa stronzetta. 

Io l’ho vista, la faccia di Aurora Lopez, e ora come ora non lo consiglierei a nessuno.

 – Magari ricorda male. Potrebbe essersi confusa con qualcuno che si chiama Luca e non è neppure della squadra. Uno che ieri sera in discoteca s’è mischiato a loro, s’è spacciato per un giovane calciatore per darsi importanza e portarsela da qualche parte…

…e massacrarla di botte. La frase la finisco solo nella mia testa. Perché io ho visto com’è ridotta questa Aurora Lopez e se è ovvio che quella ragazzina non sa quello che dice, sempre lì ritorno con i pensieri: la mandibola non s’è dislocata da sola, e nessuno sbatte la faccia volontariamente fino a rompersi lo zigomo”.

Il nuovo giallo di Simi (su questo blog trovate anche le recensioni di Cosa resta di noi e de La ragazza sbagliata) è una bella prova, difficile, molto difficile. Non da leggere, non intendo questo; Simi va giù come un boccale di birra fredda ma non ghiacciata, è bravo, ha ritmo, e il profumo della carta della mia adoratissima casa editrice palermitana aggiunge quel pizzico di perfezione che rende irresistibile ogni Sellerio seduta/applicazione.

C’è ancora lui, Dario Corbo, l’ex giornalista disilluso dal suo lavoro. Si è trasferito in una piccola costruzione alla Scuda, in Versilia, e cura l’ufficio stampa dell’opera del padre di Nora Beckford [non è necessario aver letto i precedenti romanzi ma fortemente consigliato]. Luca, il figlio che ha avuto dalla sua ex moglie Giulia, sta per compiere diciotto anni ed è una promessa del grande calcio: da difensore del Rivadarno alle fila di un club di serie A il passo dovrebbe essere assicurato, per lui e per un paio di compagni di squadra. Ma tra la notte del 6 e 7 marzo accade qualcosa. Una ragazza arriva al pronto soccorso, è stata stuprata e picchiata. La ragazza ha fatto un nome: Luca Corbo.

È un giallo, è appena uscito, sulla trama non posso anticipare altro.

Io spero abbiate letto La cena di Herman Koch (anche questo lo trovate tra i miei consigli sempre qui), spero, in poche parole, siate pronti a riflettere sulla autonomia dei nostri figli, sulla loro libertà. Libertà frutto dell’educazione che gli abbiamo impartito, certo. Delle attenzioni che gli abbiamo riservato. Ma anche del libero arbitrio, delle compagnie, della complessità della società. Spero siate pronti, sempre, anche nella vita, a non chiudere gli occhi e a non scusare tutto perché ‘è sangue del mio sangue’.

Non è semplice scrivere un libro e offrire una storia senza buoni e cattivi ben definiti, senza prendere le parti di chi amiamo, senza offrire un lieto fine a 360°. La cronaca, ma è solo una parte infinitesimale di quanto accade, ci racconta di genitori che picchiano i professori per un voto non rappresentativo della somma intelligenza del loro pargolo, di giovani alla deriva, carichi di rabbie e di sogni zoppi. Cosa accade nella testa di un genitore quando scopre che il suo bambino non è l’angelo che ogni figlio, per definizione, dovrebbe essere?

Simi disegna intorno ad un fatto le mille declinazioni delle responsabilità e della colpa, ritrae l’orlo slabbrato delle famiglie incostanti, l’autonomia che ogni membro cerca di (ri)costruirsi, le stonature di una perfezione agognata ma impossibile.

Giampaolo Simi, Come una famiglia, Sellerio

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