Consigli per conservare la memoria

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Tra le mie paure più grandi c'è quella di perdere memoria e lucidità mentale. Problemi che cerco di scongiurare, aiutata anche da Confidenze

Il primo articolo che ho letto su Confidenze in edicola adesso è 7 mosse per una mente pimpante, nel quale vengono dispensati preziosi consigli contro i disturbi della memoria.

Tanta fretta di scoprirli è scatenata dalla paura agghiacciante di un futuro con la testa che vaga nel nulla, rinchiusa in un mondo tutto mio. Senza più la capacità di gestire le giornate e, orrore all’ennesima potenza, di riconoscere i miei figli.

Sono talmente terrorizzata di fare questa fine, che già da qualche anno cerco di tenere il cervello sempre allenato. Ma oggi Confidenze mi ha rivelato che sotto alcuni fronti mi sto muovendo nella giusta direzione. Mentre su altri ho preso proprio la strada sbagliata.

Ecco, allora, la “pagella” dei miei comportamenti, dalla lode all’insufficienza.

Fai fitness mentale. Su questo, senza false modestie mi appioppo un dieci pieno. Infatti, non solo leggo tantissimo e gioco a carte. Quando sono a spasso mi dedico al brain training anche contando tutto quello che vedo. Dalle macchine con targa dispari alle metallizzate, dai suv alle city-car. Per poi fare tra me e me un sacco di statistiche apparentemente idiote e inutili. Ma che io elaboro con l’intento di stimolare la materia grigia.

Quello che più mi aiuta a rimanere sul pezzo, però, è la grande passione per l’enigmistica, il mio vero e proprio mind builder. Tant’è che ogni settimana mi munisco di rivista dedicata e risolvo tutti i giochi: le classiche parole crociate, le crittografate. Ma anche Il confronto, Che cosa manca, Aguzzate la vista. E il giallo a fumetti in cui occorre trovare un indizio celato per inchiodare il colpevole.

A chi mi dice che i giochi citati non sono esercizi mnemonici, faccio presente che sollecitano comunque il colpo d’occhio e la concentrazione. Quindi, li reputo un ottimo allenamento per la testa.

Ed eccoci agli altri consigli di Confidenze.

Cammina regolarmente. In questo caso, mi merito un bel nove, visto che l’attività fisica fa parte delle mie abitudini. Ovviamente con lo smartworking sono diventata più sedentaria. Non ancora abbastanza, però, da rimbecillirmi troppo.

Difendi il tuo sonno prezioso. Considerando che sono più ghiro che umana, anche in questo caso posso darmi un voto sufficiente. Direi sette, come le ore di riposo notturno suggerite per dare una mano al crapino nel ricordare le nuove informazioni del giorno successivo.

Imposta una dieta sana. Qui, purtroppo, la media della pagella scende a “dal cinque al sei”. Infatti, se la mia prima colazione e il pranzo prevedono gli alimenti ideali per non danneggiare l’ippocampo e, di conseguenza, la memoria, alla sera le cose cambiano. Con la scusa che la cena è uno splendido momento conviviale, mi metto a tavola e mi ingolfo come se non ci fosse un domani.

Rallenta un po’ il ritmo. Ahi, ahi, qui proprio non ci siamo e sulla pagella devo scrivere quattro. Perché, nevrotica per natura, riesco a placare ansie e tensioni solo con tempi incalzanti: il mio antidoto per non esaurire la capacità di ricordare. Più ho da fare e pensare, insomma, e più la mia mente si mantiene lucida.

No categorico al fumo. Bocciatura in vista! Pur sapendo di essere fuori moda, giro ancora con pacchetto e accendino in tasca. E se fino a oggi non ho pensato di abbandonare il vizio è solo perché non l’ho mai collegato alla memoria. Invece, uno studio dell’università dell’Ohio sostiene che dare l’addio alle sigarette è un toccasana assoluto per il cervello.
Morale, per evitare di atrofizzarlo troppo presto sto prendendo in considerazione l’idea di smettere.

Ce la farò? Sinceramente non lo so. Ma vi assicuro che se me lo ricordo ve lo dirò immediatamente.

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