Sicura di sapere che cosa mangi? Me lo chiedo un lunedì sera, davanti a un video diffuso dalla trasmissione Piazza pulita (La7). Mostra immagini, riprese di notte e clandestinamente da alcuni volontari dell’associazione Essere Animali, in alcuni allevamenti di maiali, mucche e conigli. Vedo una scrofa, bloccata da sbarre di ferro e immobilizzata, ridotta a “latteria” per i maialini che si attaccano alle mammelle. Conigli dalle orecchie infettate, chiusi in gabbie nelle quali non possono muoversi. Animali talmente costretti, chiusi, sofferenti che la loro non si può dire vita.
Sono immagini sconvolgenti. Io già non mangio carne ma mio marito, carnivoro, mi fissa con lo sguardo di chi non avrà più il coraggio di assaggiare un animale in vita sua. Ed è vero che ci sono allevamenti molto diversi, dove le mucche possono pascolare in libertà e gli allevatori si prendono cura degli animali. Ma, al supermercato o dal macellaio, come esser sicuri della provenienza delle carni?
E poi, non c’è solo la carne. Leggo che gli ultimi dati dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale) del 2016 segnalano un aumento dei pesticidi nelle acque, che ne testimonia un uso massiccio in agricoltura. Che cosa pensare, quindi, della frutta e della verdura?
Lasciarsi prendere dall’allarmismo, però, di sicuro non serve. Meglio cercare di informarsi: scegliere di consumare in modo più attento, quando possibile verificando da dove arrivano gli alimenti che portiamo in tavola. E mangiando in modo più consapevole.
Ne parliamo anche nel n. 20 di Confidenze. Segnalando, a Napoli, un Centro di alimentazione consapevole nato con l’idea che mangiare sano (e gustoso) si può. A partire dalla scelta di frutta, verdura, carne, latticini prodotti con attenzione e con amore.
Io ho deciso, cambierò modo di fare la spesa. E voi?
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