“Chiesi a Wauna dove fossero finiti gli uomini. Lei rispose che di tali esseri non aveva mai sentito parlare. Forse un animale estinto”.
Nel nuovo femminismo, la provocazione più rivoluzionaria viene dal passato, con un romanzo di 140 anni fa, Ma dove sono gli uomini? Mizora, una profezia. (Ed. Agenzia viaggi immaginari).
Siamo a Cincinnati, una sera del 1880. Tutti parlano dell’enorme scandalo che ha sconvolto la città: sul Financial Cincinnati News, un giornale finora irreprensibile, sta uscendo a puntate un romanzo anonimo. Un libello oltraggioso: narra di Mizora, una civiltà di sole donne, che hanno raggiunto la perfezione eliminando gli uomini. Senza di loro non ci sono più omicidi né guerre, né furti, né disuguaglianza sociale.
Nel cuore della terra, le mizoriane hanno creato il luogo della bellezza, del sapere, della musica, della giustizia, dell’eleganza. Senza maschi, le donne sono diventate onniscienti. La sapienza è di tutti, come il benessere. Sono scomparsi l’odio e l’invidia, perché tutte hanno tutto, da quando hanno estirpato la fonte della malvagità, la parte bestiale, che era solo dei maschi. Di loro non hanno più bisogno nemmeno come schiavi, meglio le macchine.
Il romanzo prevede tutte le invenzioni future, i robot per fare i lavori pesanti, i videotelefoni, gli aerei, i treni superveloci- perfino la plastica. Con soluzioni economiche che sarebbero geniali anche oggi. Le mizoriane hanno risolto le malattie con la dieta, vivono 200 anni e studiano fino alla morte. Risolti anche i problemi dell’inquinamento e dei rifiuti…Dei maschi s’è perso pure il ricordo.
Quando la protagonista, una viaggiatrice avventurosa, chiede alla giovane amica mizoriana Ma dove fono finiti i maschi? Lei risponde Non ne ho mai sentito parlare. Dev’essere un animale estinto.
Ma chi sarà l’autore di questo scritto infame? Se ne parla anche a casa dell’avvocato Lane, durante una cena con invitati importanti. Intanto sua moglie, Mary E. Bradley Lane, classica donna sacrificata, sottomessa, umiliata, pubblicamente cornuta, dirige i camerieri, e non partecipa ai discorsi.
Ma dopo la festa, si chiude nella sua stanza…e lì, finalmente sola, sfodera i suoi superpoteri! Come il timido Clark Kent da impiegatuccio si trasforma nel superuomo volante, Mary Ellen afferra la penna e si butta a scrivere la prossima puntata di Mizora, e si trasferisce nel suo mondo ideale, un mondo senza maschi.
È lei l’autrice del libro che ha messo a soqquadro la città. Suo marito morì 20 anni dopo, senza sapere che era stata la sua timida moglie a scrivere il libro più disobbediente del suo tempo, senza sapere che la mite Mary Ellen era una tigre, e si era vendicata delle sue angherie meschine in maniera grandiosa, imperiale, segreta, duratura e beffarda.
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