Goloso, quel museo!

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Che fare, durante le vacanze natalizie? Un’idea, che piacerà anche ai bambini: visitare le esposizioni permanenti dedicate al cioccolato. Ti segnaliamo le più importanti nel nostro Paese

 di Paola Pellai

 

«Se in Paradiso non c’è il cioccolato, non ci voglio andare». Ha ragione il famoso pasticciere Ernst Knam. Perché oltre a essere buonissimo, questo alimento fa miracoli. Migliora l’umore, rinforza il sistema immunitario ed è un antinfiammatorio. Inoltre, esiste anche in gusti insoliti: parmigiano reggiano, bacon, tartufo nero, wasabi. A questa ghiottoneria è dedicato un museo a Lourdes, in Francia. Ma non è l’unico, visto che ce ne sono molti e interessanti anche in Italia. Scopriamoli.

Gianduia a TORINO

Ha aperto da pochi mesi, eppure è già una delle attrazioni più visitate della città. Il museo Choco-Story (marchio presente in diverse città europee, come Bruxelles, Parigi e Praga) sorge negli spazi sotterranei del laboratorio della storica pasticceria Pfatisch, fondata nel 1915 dall’omonimo maestro cioccolatiere di origine bavarese. La sua peculiarità? Dedica una parte importante al gianduia. Interattivo, con animazioni coinvolgenti e giochi virtuali, il museo vanta anche una collezione di oltre 700 oggetti e macchinari d’epoca ancora funzionanti. Curiosa è l’immensa raccolta di tazze per la cioccolata, tra le quali le moustache, ideate per non far sporcare i baffi a chi sorseggiava la bevanda calda. Come se non bastasse, a Torino la storia del cioccolato e del gianduiotto è raccontata attraverso le scatole di latta delle più importanti aziende e pasticcerie piemontesi datate nel tempo. E al termine della visita ci si può rifocillare grazie ai dispenser di praline bianche, al latte e fondenti.

Choco-story, via Sacchi 38, Torino. Tel. 01119820447, www.choco-story-torino.it.

 

UN’ESPERIENZA UNICA A CATTOLICA

Mugnai da generazioni, Giuseppe e Assunta Staccoli hanno inaugurato la prima pasticceria di Cattolica (Rn) nel 1952. E da allora il cioccolato è entrato nel dna della famiglia, che ha dato vita a uno speciale viaggio sensoriale alla scoperta del cacao tra storia, gusto e tradizione. L’itinerario di questa pianta attraverso i secoli è narrato anche con gli strumenti e gli stampi per la lavorazione del cioccolato risalenti ai primi del ‘900, compresa la valigetta da rappresentante degli anni ‘40. Durante la visita è prevista una degustazione di carré e praline creati partendo dalla fava cruda di cacao. Ma la parte più emozionante è preparare (e poi ovviamente sorseggiare) lo Xocoatl, bevanda sacra dei Maya, realizzata con cacao nella sua essenza più pura.

Museo del Cioccolato, via Dottor Ferri 2, 47841 Cattolica (Rn). Min. due persone per concordare la visita. Tel. 0541967515, www.staccoli.it.

 

IN FABBRICA, A PERUGIA

Questo museo richiama a Perugia migliaia di visitatori, così è obbligatorio prenotare la visita che comprende un percorso sopraelevato per vedere dal vivo la produzione dello storico marchio. Oltre all’esposizione di macchinari in uso dal 1907, tre postazioni audiovisive illustrano la lavorazione del cioccolato, la vita aziendale tra gli anni ‘30 e ‘50, le strategie di comunicazione. Protagonista assoluto è il mitico Bacio, nato dall’intuizione dell’imprenditrice Luisa Spagnoli. E che qui campeggia nella versione premiata nel 2003 dal Guinness dei Primati per le dimensioni: 2 metri di altezza, 7 di larghezza, 5.980 kg di peso, 1.000 ore di lavorazione.

Casa del Cioccolato Perugina, viale San Sisto 207/C, Perugia. Tel. 800800907, www.perugina.com.

 

UNA STORIA DI FAMIGLIA, A NORMA

Il museo nasce nel 1995 e racconta le vicende di una famiglia di emigranti italiani che, di ritorno dagli Stati Uniti, ha aperto un forno, trasformato nel 1977 dalla nuova generazione in uno stabilimento per la produzione di cioccolato. Aperto accanto alla fabbrica, il museo non riferisce solo una storia d’intraprendenza familiare, ma anche l’origine del cioccolato, considerato il cibo degli Dei. Infatti, narra l’uso di questo alimento nei vari Paesi del mondo, l’evoluzione dei macchinari e delle tecniche di produzione con visite guidate, percorsi per bimbi e un finale spettacolare: la fonte del cioccolato, un macchinario dal quale sgorga fuso, pronto per essere assaggiato.

Museo del Cioccolato, via Capo dell’Acqua 20, Norma (Lt). Tel: 0773259052, www.museodelcioccolato.com.

 

IL PIU’ ANTICO A MODICA

Inaugurato il 16 aprile 2014 nella sede del Palazzo della Cultura, il Museo del Cioccolato di Modica è un vanto della cittadina siciliana. Qui, la golosa materia prima è considerata la più antica al mondo. E dal 2018 è stata l’unica a ricevere il riconoscimento Igp dall’Unione Europea. Il museo contiene foto, manoscritti, documenti e testimonianze che partono dal ‘700, quando i più bravi cioccolatieri del posto andavano al servizio di casati nobiliari. E poi, ci sono le sculture di cioccolato, per esempio di Marilyn Monroe e Michael Jackson, e una riproduzione in miniatura dell’Italia: un bassorilievo di circa 9 metri che include i mondumenti più rappresentativi dei capoluoghi di Regione.

Museo del Cioccolato di Modica, corso Umberto I 149, 97015 Modica (Rg). Tel. 3474612771.

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