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Con l’avanzare dell’età, per le donne aumenta il rischio di disturbi cardiologici. Facciamo il punto sugli accorgimenti da seguire per tenere in salute quest’organo prezioso

di Angela Altomare con la consulenza di Simone Ventra (*)
 

Oltre a essere il centro delle emozioni, il cuore rappresenta uno degli organi più complessi che risente più di altri della predisposizione familiare, degli stili di vita e dell’invecchiamento.E questo vale soprattutto per le donne. Con l’avanzare dell’età il cuore femminile diventa sempre più fragile e le probabilità di avere a che fare con problemi di salute raddoppiano. Stanchezza, affanno e sudorazione eccessiva, sono sintomi di disturbi che a volte vengono sottovalutati, incrementando il rischio di infarto o di ictus, che rappresentano la principale causa di mortalità al mondo. Tant’è che secondo i dati diffusi da Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere) in vista della Giornata Mondiale del cuore, il 29 settembre, ben il 38,8 % delle donne muore in seguito a disturbi di questo tipo contro il 32,5 % degli uomini. «L’arma fondamentale per proteggere la salute del cuore e ridurre le probabilità di incorrere in malattie, anche in caso di predisposizione familiare, resta la prevenzione che significa diagnosi precoce dei fattori di rischio e adozione di stili di vita salutari» commenta Simone Ventra, responsabile dell’Unità operativa di Cardiologia al D’Amore Hospital di Taranto.

CHECK UP UNA VOLTA L’ANNO

A partire dalla menopausa, con il crollo degli estrogeni, il metabolismo basale rallenta e il tessuto adiposo intorno al girovita tende ad aumentare, così come il sovrappeso e i valori della pressione, della glicemia e del colesterolo, moltiplicando le probabilità di avere problemi all’apparato cardiocircolatorio. I rischi raddoppiano se si fuma e si ha una predisposizione familiare a questi disturbi.

Il consiglio. A partire dai 55-60 anni è opportuno almeno una volta all’anno misurare il colesterolo totale e Ldl, i trigliceridi e la glicemia. Sarà poi il medico di base, valutando sia la storia clinica familiare sia i fattori di rischio personali, a dire se sia necessario o meno sottoporsi a una visita cardiologica, che dovrebbe essere effettuata comunque ogni due anni. È indispensabile poi sottoporsi a un elettrocardiogramma e a un ecocardiogramma.

LA DIETA GIUSTA, SENZA ECCESSI

Fra i fattori di rischio che mettono più in pericolo il cuore delle donne non più giovani c’è l’ipertensione, che si può tenere sotto controllo con farmaci specifici, ma anche modificando l’alimentazione. Se il pensiero corre al sale che si aggiunge come condimento, occorre sapere che per non superare i classici 5 grammi raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, non basta evitare di aggiungerlo all’acqua della pasta o ridurlo. Ma è necessario consumare il meno possibile tutti i prodotti industriali che possono contenerlo come i biscotti, i grissini, gli snack confezionati, i piatti già pronti. Il sistema cardiovascolare riceve benefici da una dieta povera di grassi saturi e zuccheri raffinati. I primi, presenti nei cibi d’origine animale come la carne rossa e i formaggi, incrementano i livelli di colesterolo cattivo Ldl, riducendo quello buono, l’Hdl e favoriscono l’accumulo nelle arterie di placche che ostacolano la circolazione sanguigna. Gli zuccheri raffinati, che si trovano in dolci, pane, pasta favoriscono i picchi di glicemia e l’insorgenza del diabete di tipo 2 e del colesterolo alto, che aumentano il rischio cardiovascolare.

Il consiglio Per la salute del cuore è fondamentale portare più spesso in tavola i cibi ricchi di Omega 3 come il pesce azzurro: sardine e alici, che hanno un’azione protettiva e scegliere quelli che sono fonte di carboidrati a lento rilascio, come orzo, avena e grano saraceno, che hanno un’azione anticolesterolo. Un’ottima strategia è poi quella di consumare almeno tre porzioni al giorno di verdura e frutta: le fibre rallentano l’assimilazione degli zuccheri e dei grassi e mantengono le arterie pulite, mentre gli antiossidanti proteggono dall’invecchiamento.

AUMENTA I PASSI, RIDUCI I RISCHI

Il movimento è un’arma potentissima per abbassare il rischio cardiaco. Per chi non ha mai praticato sport e non è più giovanissima anche fare una semplice camminata a passo sostenuto una volta al giorno può essere benefica per abbassare la frequenza cardiaca, tenere sotto controllo la pressione arteriosa, combattere il sovrappeso e abbassare i livelli di colesterolo.

Il consiglio Per potenziare i benefici si può camminare come se si facesse una marcia per almeno mezz’ora al giorno: è un vero toccasana.

DORMI BENE, con orari regolari

Uno studio dell’Università della California ha messo in evidenza che chi dorme poco (5-6 ore a notte) e male ha un rischio maggiore di problemi cardiaci. Durante il riposo notturno il corpo si rilassa e la pressione arteriosa tende a calare. Se ciò non avviene perché si dorme poco, i fattori di rischio aumentano. Inoltre chi russa o ha problemi di apnee notturne, ha un rischio maggiore di malattie cardiovascolari, tra cui l’ictus, l’infarto, la fibrillazione atriale e lo scompenso cardiaco.

Il consiglio Per avere un riposo regolare bisogna cenare presto e andare a dormire sempre alla stessa ora, evitando di guardare gli schermi tecnologici che stimolano lo stato di veglia. Per chi soffre di disturbi respiratori del sonno è opportuna una visita cardiologica.

TROVA UN RIMEDIO ANTI STRESS

Esiste una stretta correlazione tra lo stress e le malattie del cuore. Si stima che dal 3 all’8% dei casi di infarti del miocardio avvenga a “coronarie indenni”. Tra le cause potrebbero esserci anche forti stress emotivi, come accade nella sindrome di Takotsubo, chiamata anche sindrome del cuore infranto, che ha una maggiore incidenza nella popolazione femminile. Quando le ansie e le preoccupazioni prendono il sopravvento possono spingere l’organismo ad aumentare il rilascio di una serie di ormoni tra cui il cortisolo e l’adrenalina, che accelerano la frequenza cardiaca e aumentano la pressione sanguigna, incrementando il rischio cardiovascolare.

Il consiglio Prova lo yoga della risata che unisce il potere rilassante della respirazione a quello della risata: favorisce il rilascio di endorfine che abbassano gli ormoni dello stress, riducendo di oltre il 20% i rischi per il cuore. Ma va bene qualsiasi attività che ti regali relax.

(*) responsabile dell’Unità Operativa di Cardiologia presso il D’amore Hospital di Taranto

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Articolo pubblicato su Confidenze n. 38 2022

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