L’estate sta finendo, c’è un intero anno da programmare, la scuola che ricomincia, il pranzo di Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi, il cambio armadi, le nuove elezioni in Grecia, la crisi della valuta cinese, il ritorno del pantalone a zampa di elefante, insomma, ammettiamolo, il momento è critico assai.
Cosa possiamo fare per evitare una crisi di nervi? Ovviamente, leggere.
Ogni tanto si può fare un’eccezione e rivolgersi, anche per le letture, ai reparti surgelati con scadenza a breve.
Il libro che vi consiglio per questo ultimo fine settimana di agosto è primo in classifica, il tormentone della stagione.
Attenzione, come ho già scritto, ha scadenza breve e ha scarsi valori nutrizionali. Però il weekend è infuocato, stressante, bollino nero per il traffico…e un libro che scivola via è l’ideale.
Rachel la incontriamo sul treno che prende tutte le mattine per andare a Londra. Insieme a lei guardiamo scorrere i sobborghi della metropoli. Insieme a lei osserviamo. Immaginiamo.
Il finestrino del treno è da sempre un simbolo di accelerazione e somiglia a uno schermo che ci restituisce storie, narrazioni, sogni.
È così per Rachel. Che ogni giorno osserva, per pochi istanti, Jess e Jason. La loro bella casa, i loro gesti d’amore.
Ma dietro ogni superficie, anche se trasparente, si nascondono segreti. E quello che appare non sempre racconta il vero.
Non voglio svelarvi chi è davvero Rachel. E neanche chi sono Jess e Jason. Vi dico solo che c’è un prima e che ci sarà un dopo. Che il treno si fermerà spesso ma non vi farà scendere, anche se vorrete, prima dell’ultima stazione…che non sarà quella che vi aspettavate.
Un thriller psicologico ben architettato proprio come certi piatti pronti e da saltare in padella. Ogni tanto sono gustosi e divertono. Mi raccomando, però: solo in periodi di crisi o di fine estate, ok?
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