Questa settimana Confidenze approfondisce il tema della violenza al femminile pubblicando la storia vera di Marco P. raccolta da Loretta Marsilli. Marco è un giovane bassista di una band che si esibisce nei locali del Nord Est ed è vittima di un vera persecuzione da parte di una ventiduenne mossa da irrefrenabile passione nei suoi confronti.
Il racconto è una escalation di pedinamenti, molestie e affronti che non risparmia nessuno tra la cerchia di amici e familiari del ragazzo, dai genitori alla fidanzata Anna, che diventa il bersaglio preferito della furia vendicatrice di Giulia. “Un sabato pomeriggio Anna era nella boutique dove lavora commessa e stava servendo una cliente quando la mia ammiratrice piombò come una furia in negozio, aggredendola con gesti ed epiteti irripetibili. Prima che la sicurezza potesse fermarla lanciò una confezione di uova su un espositore di capi firmati”. O ancora: “Alle tre del mattino Giulia era sotto casa mia in preda a una furia incontenibile, il volto paonazzo alzato verso le finestre, gridava come una pazza, poi attraversò la strada e si attaccò letteralmente ai campanelli svegliando l’intero condominio”. La storia si conclude con una denuncia per stalking e l’arresto ai domiciliari della giovane, ma resta in sospeso la domanda del protagonista: Come può una studentessa di buona famiglia, quale era Giulia, spingersi a tanto? E fino a che punto sarebbe stata capace di arrivare?
Invitiamo a leggere il commento della psicologa Serenella Salomoni intervistata da Confidenze sul tema della violenza al femminile. La sua opinione è che quando è la donna a colpire, ci sia maggiore accanimento e ferocia.
Una tesi confermata da un altro fatto di cronaca di cui ci occupiamo su questo numero della rivista nel servizio a pag. 68: “Alex e Martina amanti criminali” dove abbiamo cercato di ricostruire la vicenda del ragazzo sfigurato dall’acido dalla ex fidanzata e dal suo complice.
Anche in questo caso c’è una studentessa modello Martina Levato, figlia di due insegnanti, vittima del fascino perverso di Alexander Boettcher, 30 anni, che diventa carnefice di Pietro Barbini, 22 anni, suo ex compagno di classe al liceo Parini di Milano ed ex fidanzato della giovane. Sarebbe stata lei insieme al tenebroso Alexander ad architettare l’agguato a Pietro, colpevole di averla più volte messa in guardia dalla personalità manipolatrice del giovane Alex. Sullo sfondo un modo infantile di vivere le relazioni, dove si scambia per amore il possesso dell’altro, finendo per trattarlo alla pari di un giocattolo, da sbattere per terra quando non serve più.
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