Libera la fantasia è il titolo di un servizio moda su Confidenze in edicola adesso. Ma anche una bella esortazione rivolta a tutti, perché consentire allo spirito di inventare aiuta a divertirsi. E a essere più sereni.
Verrebbe da dire «Lo sanno anche i bambini», ma non è così. I piccoli, infatti, non hanno la minima consapevolezza della loro fortuna quando immaginano personaggi surreali. Umanizzano un orsacchiotto. Oppure fingono che su un’automobilina ci sia davvero un pilota.
Questi meccanismi sono spontanei nell’infanzia. E gli studi di pedagogia spiegano il motivo: oltre che ludico, modificare a proprio piacimento la realtà è fondamentale per lo sviluppo della crescita.
Peccato che poi, quando appunto si cresce davvero, la tendenza a lasciare libera la fantasia diminuisca in modo impressionante. Anche nelle cose più frivole come la moda o la cucina.
Tutto questo è tristissimo. Quindi, se il servizio di Confidenze spinge giustamente a mescolare righe e fiori, pezzi classici e fashion, io consiglio di essere creative anche ai fornelli. Dove una volta mi angosciava la sola idea di preparare una pasta al sugo.
Poi, un giorno ho avuto l’illuminazione e mi sono detta che se la materia è buona, non c’è ricetta che non possa riuscire bene. E da lì, ho iniziato a sperimentare.
Sono partita dagli intingoli, che di colpo ho insaporito con ingredienti semplici ma inaspettati. Ho proseguito con le insalate, in cui ormai metto di tutto. E visto che a casa mangiamo poca carne, le rare volte che a cena c’è un hamburger lo “vesto” con insospettabili condimenti.
Insomma, mi sono buttata a capofitto nell’inventiva. Che non dovrebbe farla da padrona solo nel look e nella cucina, visto che può rivelarsi terapica anche per alleggerire situazioni noiose o proprio antipatiche.
Per esempio, se sono in automobile ferma in coda, invece di sclerare come fa la maggior parte della gente passo il tempo immaginando la storia di chi sta guidando le macchine vicine.
Mentre se sono preoccupata per qualcosa, come fossi Stephen King penso all’evoluzione più tragica della faccenda. E poi mi calo nei panni di una scrittrice dell’800, per provare a indirizzare il finale verso un rosa-feuilleton.
In altre parole, cerco di modificare la realtà a mio piacimento.
Ovviamente, la strategia non immunizza dai problemi. Ma la fantasia è un ottimo vaccino contro le avversità. In più, rallegra e semplifica la quotidianità.
Infatti, alla mattina indossare tutti i colori e i disegni possibili mette il buonumore e non fa perder tempo in estenuanti ricerche cromatiche. Cucinare con creativo sprint appaga il palato e non ammorba ai fornelli. Fingere che il mondo sia abitato da principi azzurri ed eroine è un buon modo per vedere tutti simpatici e non essere astiosi nei confronti del prossimo.
Ecco perché, anche da grandi, non dovremmo mai imprigionare la mente. Fra l’altro, continuare a giocare con la fantasia ci permette di rimanere un po’ gli spensierati bambini che siamo stati. Il che non è affatto male!!!
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