Scorro i giornali, accendo la Tv, faccio un giro in rete e sono colpito dall’impatto delle cattive notizie. Penso innanzitutto ai muri e al filo spinato che parte dell’Europa tende a protezione dei propri confini, non solo chiamandosi fuori dal dramma di chi fugge dalla persecuzione e dalla guerra, ma in qualche caso seminando parole di odio dell’uomo contro l’uomo che di umano hanno ben poco. Poi ci sono le storie praticamente quotidiane di ordinaria violenza, le cronache del dibattito politico che non si risparmia insulti, gli scatti virali (le immagini in Internet fanno in poche ore il giro del mondo) che fotografano la sofferenza del nostro pianeta.
E mentre mi ripeto quel che è ovvio – quanto cioè sia giusto, anzi doveroso, informare e sensibilizzare sugli aspetti drammatici o semplicemente controversi della nostra storia e del nostro quotidiano – una parte di me fibrilla. Perché insistere sul negativo rischia di diffondere la paura, di irrigidire le posizioni, di esasperare le chiusure e approfondire gli egoismi. O di renderci, per assuefazione, progressivamente sempre meno sensibili. Tutto ciò non è privo di conseguenze nemmeno per la nostra salute, di individui e di collettività.
La consapevolezza di quel che non va dovrebbe spronarci a fare quanto dipende da noi per cambiare le cose. Questo è possibile solo se il nostro sguardo è capace di posarsi anche su ciò che funziona, di intravedere le isole di positività, di riconoscere la bellezza. È dal buono che ricaviamo speranza, insieme alla motivazione per fare sempre meglio.
Ma il buono spesso non fa notizia. Lo si comunica più in sordina e il rischio è che non venga notato, diluito com’ è nel mare delle cattive nuove.
I modi semplici e concreti per allenarti a trovare il positivo però esistono. Io ti suggerisco questo gesto: ogni sera, prendi carta e penna e annota tre cose che ti hanno regalato gioia nella tua giornata. È un esercizio che insegna ad apprezzare la meraviglia che diamo per scontata: il sorriso di un figlio entusiasta perché ha imparato una cosa nuova, un fiore spuntato tra le crepe del marciapiede, la telefonata a sorpresa di un amico che non sentivamo da tempo.
Il tuo spirito di osservazione ne uscirà rinvigorito, ti sorprenderai a cogliere i cambiamenti che quest’abitudine produrrà nel tuo modo di essere e sarai più creativa nel fare quel che ritieni giusto e vero. Con ricadute benefiche anche sull’umore.
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