I serial killer di Mastronardi e De Luca

Mondo
Ascolta la storia

Chi c’è dietro il volto degli assassini seriali. Chi sono? Cosa pensano? Come e perché uccidono? Ce lo spiegano uno psichiatra e un criminologo

 

“Secondo Michael Newton, lo studioso che, più di ogni altro, si è occupato dell’analisi internazionale del fenomeno, il primo caso documentato di omicidio seriale sarebbe da considerare quello di Locusta, un’avvelenatrice professionista attiva a Roma durante il I secolo d.C. Sembra che Locusta fosse di origine gallica e avesse un negozio sul monte Palatino in cui vendeva veleni ed elisir di ogni tipo. La donna era molto popolare in città, perché conosceva tutta la farmacopea tossica dell’epoca e sapeva dove e come procurarsi le sostanze più velenose e più adatte ai ‘contratti’ che le venivano commissionati, e le miscelava alla perfezione. Nell’anno 54, i servizi di Locusta sono richiesti da Agrippina la Giovane, madre di Nerone, per preparare il piatto di funghi avvelenati che uccide il marito, l’imperatore Claudio. L’anno successivo, Locusta viene arrestata per aver commesso un altro omicidio e condannata a morte, ma Nerone, che nel frattempo era diventato imperatore, le salva la vita per utilizzare il suo talento letale. La donna commette diversi avvelenamenti ubbidendo agli ordini di Nerone, ma i resoconti dell’epoca riportano anche cinque ulteriori omicidi compiuti da Locusta per semplice ‘soddisfazione personale’, anche se è possibile che il numero complessivo delle vittime sia di molto superiore. Quando Nerone si suicida, nell’anno 68, Locusta rimane senza protezione e, nel gennaio dell’anno 69, l’imperatore Galba la condanna a morte: secondo le cronache, fa stuprare la donna da una giraffa addestrata in maniera speciale e poi il suo corpo viene calpestato e squarciato da animali selvaggi”. 

Volevo riconsigliarvi un bel thriller, uno di quelli strong che piacciono a me, pieno di assassini ambigui e inaspettati, pieno di corpi squartati, di torture psicologiche, di nera umanità. Poi mi sono detta, ma insomma, diamo una svolta alla passione che tutti nutriamo per il lato oscuro, quella che fa prosperare nei canali televisivi le trasmissioni che parlano di crimini, quella che da sempre rimpolpa le pagine della cronaca nera. Tutti gli esperti, quelli che non devono indossare falsi guanti di velluto, lo dicono da sempre: siamo assetati di sangue, di mistero, di brividi.

Dicevo, libri, film. E poi le cronache vere, distillate attraverso la spettacolarizzazione dei mezzi d’informazione (pensiamo ai ‘nostri’ Olindo e Rosa, Annamaria Franzoni, Luigi Chiatti e Alberto Stasi, Erika Nardo, oppure a Massimo Bossetti). Quando il crimine è reale, tutto è meno fantastico e più crudo, tutto è più naturale: quelle persone, che adesso chiamiamo assassini, erano la nostra dirimpettaia, la dolce mammina, il bravo studente, l’innocente bimba dai capelli dorati.

Ottocentoquarantasei pagine per capire chi c’è dietro il volto degli assassini seriali. Chi sono? Cosa pensano? Come e perché uccidono?

Ve lo dico subito: anche se siete lettori forti di thriller e di gialli, se non avete uno stomaco forte lasciate stare. La lettura è incredibile, il testo è scritto benissimo dagli autori (uno psichiatra e un criminologo esperti in devianza) e dallo staff di professionisti che hanno contribuito, nulla è risparmiato nella descrizione del modus operandi, della relazione tra carnefice e donne, uomini, bambini che vengono ridotti attraverso torture incredibili a corpi senza vita.

Notevole uno degli Approfondimenti: “Omicidio seriale al femminile. La donna serial killer”. La donna uccide e ripete il crimine. Non uccide sconosciuti ma ‘congiunti’ (termine balzato alla Covid-cronaca), figli, mariti e amanti. È bravissima a non lasciare tracce. Leggere con attenzione il capitolo dedicato alla Sids (Sindrome da Morte Infantile Improvvisa), in cui si parla di quelle mamme che “uccidono i neonati tramite soffocamento effettuato premendo un cuscino sulla faccia del bambino, evento che viene scambiato per un semplice arresto cardio-respiratorio dovuto a cause naturali”. 

Mastronardi e De Luca, I serial killer, Newton Compton Editori

Confidenze