Oggi, soprattutto a causa dell’avvento del web, che ha accelerato e moltiplicato l’accesso alle notizie di ogni colore e derivazione (vera o presunta tale), il fenomeno è sbiadito e di molto.
Ricordate il delitto di via Poma, quello dove perse la vita Simonetta Cesaroni, oppure quello dell’Olgiata, con la scomparsa della contessa Alberica Filo della Torre? Era un giallo denso e striato di fosche tinte rosa, quello che scorreva tra le righe cadenzate dei quotidiani che aggiungevano la novità e dei periodici che riassumevano e condivano. E, brutto dirlo, ma la verità non è mai muta, curiosità e brivido accompagnavano i giorni d’estate.
Oggi i crimini sembrano aumentati, in realtà è solo aumentato lo spazio ‘fisico’ dove raccogliere e inserire notizie: è un mare oceanico, quello del web. Navigabile ormai quasi da tutti.
Dietro molti delitti non sempre c’è l’impeto isolato. Molti delitti rispondono a necessità patologiche e il sesso è una costante statisticamente assai rilevante. Carlo Lucarelli, scrittore di noir, e Massimo Picozzi, psichiatra e criminologo, hanno unito competenze ed esperienza per raccontare le perversioni che travolgono e armano killer efferati, persone dalla condotta apparente irreprensibile.
Pedofilia, gerontofilia, masochismo, necrofilia, feticismo, cannibalismo: quali le caratteristiche e gli aspetti che denotano gli appartenenti a questi ‘gruppi’ e quali le radici culturali e antropologiche delle parafilie (perversioni sessuali)? Quale il confine, labile, tra perversione e istinto – o attuazione – del delitto?
Un piccolo concentrato di casi e di annotazioni, equilibrato e raffinato, per non dimenticare che dietro molti crimini si nasconde una patologia. Da alcune possiamo tentare di difenderci: ci sono segnali che accendono in modo inequivocabile l’allarme. Una lunga parentesi, dedicata agli stalker, merita oggi una attenzione dovuta, riflettuta.
A chiudere, un elenco (per allentare la tensione emotiva e il peso che le vittime lasciano in ognuno di noi) delle 100 parafilie più bizzarre. Molte ovviamente non hanno nulla di patologico se restano nell’ambito della fantasia e se non cancellano tutte le restanti emozioni e pulsioni. Altre spaventano, in effetti, e allertano. Ne ho scelte alcune, per voi, tra quelle che mi hanno colpito di più.
Vorarefilia: eccitamento al progetto di essere mangiato da un altro essere umano. Trepterofilia: predilezione sessuale per le infermiere. Acrotomofilia: preferenza sessuale per soggetti amputati. Eproctofilia: eccitamento per le flatulenze. Simporofilia: eccitamento legato a incidenti, catastrofi, esplosioni. Socerofilia: eccitamento sessuale per la suocera. Stigiofilia: eccitamento legato alla fantasia di essere destinati all’inferno.
Solo sette? E le altre 93? Vi lascio immaginare. Io ho scelto le più light (che è estate, no?)
e poi le mie. Ammetto. Sono malatissima di Metrofilia e Sofofilia. Sono una killer spietatissima, anzi.
Metrofilia: eccitamento per le attività poetiche.
Sofofilia: il piacere e l’eccitamento legati all’apprendere.
Lucarelli e Picozzi, Sex Crimes, Mondadori
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