Siamo sempre in cerca di buone storie, ne pubblichiamo oltre 500 ogni anno! Se vuoi metterti alla prova, il nostro laboratorio di scrittura fa per te. Mandaci un testo inedito, scritto apposta per Confidenze. Due coach, autrici di romanzi di successo, ti aiuteranno a perfezionarlo.
Come partecipare
1. Il tema. Il fulcro della storia dev’essere un segreto: può essere d’amore, di famiglia, di tradizione, qualcosa di mai confessato o anche qualcosa che, a un certo punto, è venuto a galla, cambiando i destini. Può essere un’emozione personale o un fatto, che ha coinvolto una persona o tante. Può riguardare un partner, una figlia, un padre, un animale… Insomma, puoi declinare il tema in mille modi possibili purché la storia sia vera (tua o di altri) e inedita.
2. La forma e la lunghezza. Scrivi la tua storia in prima persona, cercando di trasmettere emozioni. La lunghezza: da 7000 a 14.000 battute.
3. Le coach. Per leggere la tua storia, abbiamo coinvolto due scrittrici importanti che sono anche collaboratrici “storiche” di Confidenze: Annalucia Lomunno e Silvia Montemurro. Loro ti daranno un parere, motivando la richiesta di eventuali modifiche da apportare e ti guideranno passo passo in modo da rendere il tuo racconto più forte e coinvolgente.
4. La pubblicazione. Una volta revisionata la storia, le coach, insieme alla redazione, valuteranno se segnalarla per la pubblicazione e tu diventerai una delle scrittrici di Confidenze: insieme alla tua storia, pubblicheremo una tua presentazione, con foto, previa sottoscrizione di apposita liberatoria. Tra le storie che non saranno pubblicate sul giornale, ne verranno scelte altre da indirizzare alla pubblicazione sul blog, dove resteranno, firmate, nella sezione ConfyLab.
5. Dove e quando. Manda la tua storia via mail a: confylab2@mondadori.it. Segnala nella mail nome, cognome e possibilmente un recapito telefonico.
Hai tempo dal 20 giugno al 31 agosto.
Le nostre coach
La presentazione in diretta di ConfyLab, domande e risposte
Come scrivere una bella storia?
Perché chiedervi di scrivere una storia che abbia come tema un segreto?
Un’ultima domanda per le nostre coach
Come si scrive una storia emozionante?
ANNALUCIA LOMUNNO
Può sembrare difficile. Invece, se facciamo attenzione, ci accorgiamo che le storie appassionanti sono già davanti a noi. In quello che vediamo, che ascoltiamo, che ci colpisce, che ci travolge. La cosa più importante è chiedersi sempre: perché sento il bisogno di raccontare certi chiaroscuri, di sviluppare una determinata trama, svelare e inventare personaggi pronti a muoversi abilmente in legami, sentimenti, tradimenti, sconfitte e trionfi? Con molta probabilità se c’è un’urgenza di scrittura, vuol dire che qualcosa di importante da dire c’è. Magari nato da un dettaglio che, in un preciso momento della nostra esistenza, ha scatenato qualcosa dentro di noi. Cioè, ha rivelato l’incipit del racconto che vogliamo assolutamente scrivere e condividere.
SILVIA MONTEMURRO
Il mio primo consiglio per far sì che una storia coinvolga è scriverne una vera, che racconti le vicende di una persona che vi trasmette emozione. Dopodiché, è essenziale saper tradurre quel brivido in parole che vadano bene per tutte le lettrici, giovani e meno giovani. Quando una storia è reale, talvolta si teme che non sia abbastanza interessante. Quindi, si tende a infarcirla di dettagli inventati. Io, invece, credo che se ci si affida alla persona che si ha davanti e ai fatti che ha da raccontare davvero, si riempiranno più delle battute richieste.
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