3 cibi che da nutrizionista non mangio mai

Natura
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Che dieta segue un nutrizionista? Personalmente ti posso almeno dire quali sono i cibi che non consumo proprio mai. In cima alla mia “lista nera” trovi questi tre

I miei pazienti me lo chiedono spesso: “Ma lei, dottore, cosa mangia?”, una curiosità che mi viene posta anche nella variante “Cosa mangerà mai un nutrizionista?”. Non sono ovviamente in grado di parlare per tutti i colleghi e un prossimo articolo su come è composta la mia dieta abituale lo metto già in nota. Nel frattempo, la domanda mi fornisce lo spunto per l’articolo di oggi, ovvero quali sono i cibi che, da nutrizionista, non mangio mai (ma proprio mai), perché ritengo abbiano caratteristiche non compatibili con un’alimentazione salutare. Me ne sono venuti in mente tre all’istante!

1. Preparazioni pronte veg Qui non c’entra ciò che personalmente penso della dieta vegana (niente di buono, comunque: è un modello alimentare fortemente a rischio di squilibri nutrizionali). Mi riferisco, più nello specifico, a quella pletora di prodotti confezionati e pronti realizzati a partire da cereali e legumi, che imitano la carne o vorrebbero sostituirla, in vendita nel banco frigo o tra i surgelati: burger, polpettine, medaglioni & Co. Spacciandosi per la quintessenza della salubrità e alludendo a ridotti impatti sull’ambiente solo presunti, hanno conquistato spazi sempre più ampi nei negozi di alimentari. Tuttavia, un prodotto, per potersi definire vegano, è sufficiente che non contenga alcunché di origine animale. Per il resto, può essere carico dei peggiori ingredienti-spazzatura. E spesso è proprio ciò che succede: nei cibi pronti a base vegetale ci trovi in genere grassi di scarsa qualità, additivi della più disparata natura, sale, persino zucchero e altro ancora, tutto aggiunto per dare sapore, colore e consistenza a qualcosa che altrimenti nessuno ricomprerebbe dopo aver assaggiato una volta. Non ci credi? Controlla da te quanto è lunga l’etichetta.

Morale: se vuoi fare il vegano senza farti del male, comincia a mettere a bagno i fagioli.

2. Würstel Soprattutto quelli più economici: sono un sottoprodotto della lavorazione della carne, perché preparati con carni separate meccanicamente. Sai di cosa si tratta? La carcassa, con i residui di carne rimasti dopo il prelievo delle parti più nobili (petto, cosce, ali) e completa di ossa e cartilagini, viene tritata e spremuta mediante apposite apparecchiature. La poltiglia che ne risulta va a costituire il würstel. Inoltre, i würstel sono ricchi di polifosfati e ulteriori additivi, nonché di sale. In ultimo, sono tra gli alimenti più a rischio di contaminazione da Listeria monocytogenes, batterio patogeno che, quando va bene, provoca gastroenteriti e, quando va male, meningiti, sepsi e decessi. In Italia, tra il 2020 e il 2022, i würstel di alcuni delle più note marche, regolarmente commercializzate in ogni supermercato, sono risultati contaminati da listeria e hanno provocato 3 morti e oltre 70 infezioni.

Morale: ma cuocere un petto di pollo no? Ci vuole solo una manciata di minuti.

3. Merendine Purtroppo non le mangiano solo i nostri figli (che già sarebbe grave): brioche, crostatine e simili prodotti dolciari confezionati sono apprezzati e consumati anche da tanti adulti, per la prima colazione o come snack al bar o al distributore automatico in ufficio. Merito della loro praticità, di sapori intriganti (artificialmente ottenuti) e di martellanti e costose campagne pubblicitarie in grande stile, che tentano l’impresa impossibile di convincerci della genuinità di questi alimenti ultraprocessati, pieni di zucchero, grassi e additivi, mostrandoci famiglie felici autentiche come una moneta da 3 euro.

Morale: non li consiglierei nemmeno al mio peggior nemico, figurarsi a un bambino.

Non devi certo mangiare come me o come qualsivoglia altro nutrizionista, ma a buon intenditor…

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