Chi l’ha detto che solo l’estate è la stagione della frutta e della verdura? Certamente i mesi caldi offrono un profluvio di vegetali, di ogni forma e colore. Ma anche l’autunno ha le sue particolarità, solo che spesso le trascuriamo o le evitiamo deliberatamente per timori di effetti indesiderati sulla linea o sulla salute. Facciamo piazza pulita di certi luoghi comuni, allora. Prendi nota per la tua prossima lista della spesa di questi tre cibi caratteristici di novembre: ti spiego perché non devi temerli.
1. Zucca Più di stagione di lei non si può: ci siamo appena lasciati alle spalle Halloween, di cui la zucca è il simbolo per antonomasia. La zucca è una fonte eccellente di betacarotene (il precursore della vitamina A), essenziale per la salute della pelle e delle mucose. Inoltre, è ricca di potassio e fibra alimentare, che funge da nutrimento del microbiota intestinale e contribuisce a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue. La zucca, poi, ha un basso carico glicemico: morale, può essere consumata persino da chi soffre di diabete (con moderazione, chiaro).
2. Patata Dolce Anche chiamata patata americana o batata, la patata dolce non è tuttavia una parente della normale patata, se non molto alla lontana. Come la patata, però, è ricca di amido e anch’essa non va quindi considerata un contorno: è invece da consumare al posto del primo piatto e del pane. Analogamente alla zucca, la patata americana è ricca di betacarotene, di fibra e di una certa quota di vitamina C (che purtroppo si degrada con la cottura). Visto che è del tutto priva di glutine, personalmente la consiglio ai miei pazienti per dare un turno a pasta e prodotti da forno, onnipresenti nella dieta italiana media.
3. Castagne Chi non ha mai partecipato a una castagnata? Oltre alla squisitezza, le castagne offrono il pretesto per fare un po’ di moto in natura e in compagnia, in una stagione che di suo invoglia un po’ alla sedentarietà. Le castagne sono una fonte di potassio, fosforo, calcio e soprattutto carboidrati complessi. Usale per lo spuntino di metà mattina o pomeriggio, al posto degli snack industriali. Oppure abbinale a un secondo di carne: la loro dolcezza impartirà un gusto nuovo ai tuoi menu. Puoi consumare castagne anche se sei a dieta: in questo caso, ti consiglio di prepararle bollite, così saranno meno caloriche. Non è vero, in ogni caso, che le castagne sono ingrassanti o controindicate a chi ha la glicemia alta: basta evitare le scorpacciate. 3-4 castagne, per uno spuntino, sono sufficienti. Una cautela però c’è: se soffri di intestino irritabile, le castagne potrebbero darti fastidio.
In conclusione, praticamente chiunque può consumare senza patemi zucche, patate dolci e castagne. Ricorda sempre, comunque, di variare quanto più possibile la tua alimentazione: solo così potrai assicurarti, da un lato, di ottenere la gamma dei nutrienti che servono al tuo corpo e, dall’altro, di evitare eccessi controproducenti.
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