Quando bisogna andare dal medico e quando invece si può aspettare che un disturbo passi, magari con l’aiuto di qualche attenzione a tavola, un farmaco da banco o un semplice rimedio naturale? E’ una domanda importante. Perché se è vero che per molti malesseri bastano un po’ di pazienza e le soluzioni appena viste, ci sono altri casi in cui procrastinare è assolutamente vietato e il ricorso tempestivo al medico può fare letteralmente la differenza tra la vita e la morte, o comunque l’insorgenza di danni a lungo termine.
L’articolo che stai leggendo vuole rappresentare un sintetico supporto informativo per prendere la decisione giusta. Determinati sintomi, infatti, sono come una spia rossa sul cruscotto dell’auto: non lasciano dubbi sulla necessità di una visita rapida, perché è indispensabile che il medico intervenga nel tempo più breve possibile. Sono campanelli d’allarme che vanno conosciuti e questi sono sette dei più importanti.
1 – Fastidio al petto o in altre zone della parte alta del corpo Una sensazione di dolore o disagio al torace può essere il segno di un attacco di cuore (più propriamente chiamato infarto miocardico acuto). I sintomi possono includere fastidi a una o entrambe le braccia, a mandibola, spalle, schiena, collo. Altri possibili segni sono fiato corto, sudori freddi, nausea, vertigini. Non è automatico che si tratti di infarto, ma lascialo stabilire al medico: chiama senza esitare il 118.
2 – Perdita di peso inspiegabile Dimagrire in maniera non intenzionale, spesso pure in modo significativo e rapido, può essere la spia di molte patologie, tra cui tumori, malattie autoimmuni, disturbi ormonali.
3 – Sete insopprimibile La sete intensa e costante è una delle prime manifestazioni del diabete.
4 – Cambiamenti di dimensione o colore di un neo Un neo che muta di aspetto può essere un melanoma, ossia un cancro della pelle. Impara un semplice metodo per controllare periodicamente e autonomamente i nei a rischio: ricordati “ABCDE”. Stanno per Asimmetria, Bordo irregolare, Colore variegato, Diametro maggiore di 6 millimetri, Evoluzione in settimane o mesi.
5 – Bocca storta, insensibilità di un braccio, difficoltà di linguaggio Sono i segni di un ictus, danno cerebrale che in Italia costituisce la seconda causa di morte e la prima di disabilità. L’intervento medico precoce – entro 60 (massimo 180) minuti dall’evento – consente gli esiti più favorevoli. Anche altri sintomi dell’ictus sono possibili: perdita di visione da un occhio, forte mal di testa, vertigini. Se uno solo di questi compare improvvisamente, chiedi aiuto. Subito.
6 – Estrema stanchezza La spossatezza indipendente dalla reale fatica fatta durante la giornata e che si manifesta in modo cronico è un sintomo aspecifico, ma importante, dietro cui possono nascondersi tante diverse patologie, che richiedono tutte approfondimenti medici: dall’anemia all’ipotiroidismo, dal diabete all’insufficienza renale, passando per l’artrite reumatoide, la broncopneumopatia cronico ostruttiva, la fibromialgia e altre ancora.
7 – Gambe e caviglie gonfie Spesso rappresentano un disturbo banale, acuito dalle tante ore passate in piedi o dal caldo. Ma quando caviglie o gambe gonfie costituiscono un problema persistente, e che magari si presenta fin dal mattino, possono essere un sintomo di insufficienza cardiaca: il cuore non ce la fa a svolgere correttamente il suo lavoro e i liquidi si accumulano alle estremità.
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