Colesterolo alto: le cose che devi sapere e fare subito

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Il colesterolo alto è uno dei più importanti fattori di rischio cardiovascolare. Se ne regolarizzi i livelli nel sangue allontani il pericolo di infarto e ictus. Comincia subito

Colesterolo totale, colesterolo HDL, colesterolo LDL e trigliceridi: sono questi i parametri lipidici che ritrovi nelle analisi di laboratorio, accompagnati da un numerino che ne indica il valore rilevato nel sangue, spesso affiancato a sua volta da un asterisco che segnala quando non rientra negli intervalli di sicurezza.

Sull’ipercolesterolemia è stata fatta, per certi versi, una demonizzazione medica e mediatica (è un fattore di rischio e non una malattia), ma questo non significa che i livelli di grassi nel sangue cronicamente elevati debbano essere trascurati. Anzi, regolarizzarli prima possibile (che vuol dire abbassare il colesterolo totale, quello LDL e i trigliceridi e innalzare il colesterolo HDL, il cosiddetto “colesterolo buono”, dall’azione protettiva) è una strategia fondamentale per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, quali infarto e ictus, che costituiscono la prima causa di morte. Ciò è ancora più vero per chi presenti ulteriori fattori di rischio, come pressione sanguigna alta (ipertensione), sovrappeso, abitudine al fumo, che aumentano, spesso in modo rilevante, la probabilità di ammalarsi di una malattia del cuore o dei vasi sanguigni.

 

Al di là dei valori assoluti di colesterolo totale, HDL e LDL, devi comunque sapere che due degli indici più affidabili ai fini del calcolo del rischio sono il rapporto colesterolo totale/colesterolo HDL (lo ricavi dividendo il colesterolo totale per l’HDL: i valori giusti sono inferiori a 4,5 nella donna e a 5 nell’uomo) e il rapporto trigliceridi/colesterolo HDL, che è uno dei più attendibili predittori di accidenti cardio-cerebrovascolari (l’ideale è circa 2 a 1: ad esempio 120 di trigliceridi con 60 di colesterolo HDL).

Il medico valuterà se il tuo caso necessita di un trattamento farmacologico, di solito con medicinali chiamati statine. Non trascurare tuttavia la modifica di certe abitudini alimentari e di stile di vita: una dieta mirata e l’adozione di determinati comportamenti salutari sono la base di un trattamento anti-colesterolo. Come questi.

 

1 – Dimagrisci se sei in sovrappeso

La perdita di peso è una delle azioni non farmacologiche più importanti per innalzare il colesterolo “buono” HDL e abbassare il colesterolo definito “cattivo” LDL, nonché i trigliceridi. Se autonomamente non riesci, fatti aiutare da un bravo nutrizionista, che imposterà anche una specifica dieta per abbassare il colesterolo, eventualmente aggiungendo pure specifici integratori alimentari.

 

2 – Smetti di fumare

Il fumo non è solo un fattore di rischio cardiovascolare in sé, che restringe e danneggia i vasi sanguigni. Agisce sfavorevolmente persino sul colesterolo, abbassando in maniera significativa i livelli di colesterolo HDL e innalzando nel contempo l’LDL, o comunque aggravandone l’azione nociva. Hai già provato a smettere mille volte? Ritenta. Finché non ce la farai. Anche per sconfiggere la dipendenza dalla nicotina puoi contare sull’aiuto che ti serve: cerca on line il centro antifumo più vicino.

 

3 – Pratica una regolare attività fisica

Il movimento svolto abitualmente da un lato ti farà dimagrire più velocemente, dall’altro riequilibrerà direttamente i livelli di colesterolo, aumentando l’HDL, e inoltre ridurrà i trigliceridi. Potrebbero bastarti ¾ d’ora di camminata di buon passo ogni giorno. Comincia, senza rimandare più.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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