Guida alla felicità dell’intestino

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La ricerca scientifica attesta che il benessere intestinale è cruciale per quello di tutto il corpo. Dobbiamo allora imparare a mettere in pratica ogni giorno i giusti comportamenti

Pigrizia intestinale, attività fin eccessiva, pancia gonfia, dolori e fastidi addominali, gorgoglii e brontolii imbarazzanti: l’intestino dà segno di sé in molti modi diversi.
D’altronde, nessuno più considererebbe quest’organo semplicemente una sorta di condotto destinato al passaggio del cibo, come è stato fatto a lungo anche dal mondo medico. Per fortuna, ormai da molti anni, sappiamo che le funzioni dell’intestino sono tante, per larga parte stupefacenti e, soprattutto, essenziali per la salute dell’intero corpo (e persino della mente): è inevitabile, quindi, che, se non gli riserviamo le attenzioni che merita, l’intestino si metta impetuosamente a reclamarle.
Diamogliele, allora: mettiamo in atto, con determinazione e regolarità, i comportamenti in grado di garantirci il benessere dell’intestino. Anzi, la sua felicità! E pure la nostra…

Mangia la fibra
Per funzionare bene, all’intestino sono necessarie le fibre alimentari, specie quelle solubili: le trovi in frutta, verdura e legumi. Porta dunque in tavola ogni giorno 5 porzioni complessive di verdura e frutta fresca, consumandone tutto ciò che sia possibile: bucce, torsoli, semi, gambi, foglie. In certi casi, fastidi come il gonfiore inizialmente potrebbero persino peggiorare. Non temere e comincia con piccole quantità, aumentandole progressivamente: vedrai che nel giro di alcune settimane la situazione si normalizzerà. Considera anche le varietà più digeribili: se il tuo intestino tollera poco i legumi, lascia perdere i fagioli borlotti e abitualo con piccole porzioni via via crescenti di piselli, lenticchie o ceci.

Mastica meglio
Sì, stai masticando meno di quello che credi. Dovresti ingerire cibo “liquefatto”, perché lo stomaco non ha i denti e l’intestino è privo di saliva: tutti gli alimenti che arrivano in questi organi che non siano stati “pretrattati” a dovere in bocca rischiano di non essere digeriti alla perfezione, scatenando gonfiore addominale e fastidi vari. Imponiti di raggiungere almeno 20 masticate per boccone: il tuo intestino ti ringrazierà. E metti giù le posate tra un boccone e l’altro: se si chiamano così, un motivo ci sarà, ti pare?

Bevi più acqua
Anche tu ti dimentichi di bere a sufficienza? Posiziona una bottiglia sulla scrivania o sul tavolo, così da averla sempre sotto gli occhi. Ogni ora, o al massimo ogni due, bevi un bicchiere: vedrai che arriverai inevitabilmente ai due fatidici litri d’acqua al giorno, necessari a te e al tuo intestino.

Assumi probiotici
Sappiamo da crescenti evidenze scientifiche che una delle abitudini più utili per il mantenimento del benessere dell’intestino – e non solo – è l’assunzione di specifici probiotici (quelli che un tempo si chiamavano fermenti lattici). L’obiettivo? Contrastare la disbiosi, ossia lo squilibrio in senso nocivo del microbiota intestinale, una condizione che, per errori alimentari, uso cronico di farmaci, inquinamento e tanto altro ancora, rischia di essere molto diffusa nella popolazione. Persino ai miei pazienti senza particolari problemi viscerali suggerisco periodicamente cicli di probiotici della durata di un paio di mesi. In circolazione purtroppo ce ne sono anche troppi: nell’acquisto, fatti assistere da un esperto.

Impara una tecnica antistress
Stress, tensioni emotive e preoccupazioni si riverberano, frequentemente e pesantemente, sulla funzionalità dell’intestino: quest’organo e il cervello comunicano tra loro, con un dialogo che va in entrambe le direzioni (è stata evidenziata l’esistenza di un vero e proprio asse intestino-cervello, in cui il citato microbiota intestinale ha un ruolo cruciale). Impara perciò qualche semplice tecnica di rilassamento, ad esempio quelle basate sulla respirazione diaframmatica, e praticala almeno 5 minuti al risveglio e 5 prima di dormire, ogni giorno. In una settimana non succederà niente, in un anno la tua risposta allo stress ne sarà rivoluzionata.

Esegui un test per le intolleranze alimentari
In presenza di un disturbo intestinale cronico o ricorrente, che risponde poco o per niente alle usuali terapie farmacologiche, potrebbe essere opportuna l’esecuzione di un test per le intolleranze alimentari. Oltre alle indagini mediche classiche, per escludere le poche, vere intolleranze (lattosio, glutine), il mio consiglio è quello di valutare anche le sensibilità al cibo (food sensitivity) di più ampia natura, un approccio che spesso offre risultati estremamente interessanti nelle problematiche intestinali, e digestive più in generale.

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