Belle, le vacanze. La montagna ispira e rasserena, al mare la mente si svaga e anche chi resta in città può godere di una pace nuova nell’atmosfera attutita delle strade di sempre, insolitamente silenziose e ridisegnate dalla quiete.
Quando l’estate si spegne, però, la ripresa, spesso in accelerata, rischia di riattivare la spirale delle preoccupazioni e dei pensieri: il carburante ideale per l’ansia. Ed ecco che si fa risentire quel nodo allo stomaco, con la sensazione di non arrivare a tutto che conosci così bene.
Ciò che forse non sai è che dentro di te alberga il migliore e più sano antidoto all’agitazione. Ti accompagna dalla nascita e lavora ininterrottamente e senza che ti accorga di lui. E’ il respiro, l’instancabile staffetta tra aria che entra e aria che esce, quel pulsare incessante che dai per scontato e che, di fatto, non solo rende la vita possibile, ma può aiutarti anche a semplificarla.
Sì, perché se la respirazione da automatica diventa consapevole, tu guadagni in calma e lucidità. Non a caso il respiro è alla base di diverse forme di meditazione, la tecnica dolce che si è dimostrata in tanti casi vincente per combattere lo stress, con benefici per la salute che la scienza continua a confermare.
Imparare a sintonizzarsi sul ritmo del respiro è più facile di quel che pensi: lo si può fare praticamente ovunque, non richiede abilità né esperienza. Non ci credi? Verifica tu stessa.
Trova un angolo confortevole e assumi una posizione che sia al contempo rilassata e vigile. Ad esempio puoi sederti su una comunissima sedia, con la schiena dritta (è meglio se riesci a evitare di appoggiarti allo schienale) e i piedi ben appoggiati a terra. Chiudi gli occhi e a ogni inspirazione cerca di percepire il flusso di aria che entra nelle narici. Seguine con la mente il percorso: prima nei polmoni, poi nell’addome, quindi immaginalo in ogni punto del tuo corpo. Presta attenzione alle sensazioni che ti percorrono, senza sforzarti di provare qualcosa di specifico, ma semplicemente osservando e accogliendo quel che accade dentro di te. Focalizzati su ciò che senti nelle dita di mani e piedi, nel cuore, nelle viscere, nei muscoli delle gambe, ovunque.
Mentre espiri, visualizza l’aria che fuoriesce e cerca di essere pienamente presente nel momento che stai vivendo, fino a identificarti con il tuo respiro. Non impegnarti a respirare “bene”: asseconda il tuo ritmo, che è unico. E quando emergono pensieri che virano altrove (la mente è abituata a vagare) riporta dolcemente la concentrazione sulla respirazione.
Ti accorgerai che solo il fatto di stare in ascolto per qualche minuto, sospendendo la frenesia del fare, ha un effetto sedativo. Il nuovo punto di osservazione della mente (il movimento interiore del respiro) la distrarrà piano piano dal turbinio dei pensieri che generano ansia. Scoprirai che ad ogni espirazione sarà più facile lasciar andare – l’aria, ma anche ciò che ti preoccupa – e la tensione gradualmente si allenterà.
Per vedere i primi risultati possono essere sufficienti 5 minuti al giorno. Così pochi che puoi ritagliarteli persino se sei super-impegnata. Non hai proprio scuse per non provare…
Ultimi commenti