Nella mia carriera ho incontrato più volte persone che non riuscivano a perdere peso pur mangiando poco. Questa situazione, apparentemente paradossale, può essere spiegata da una combinazione di fattori fisiologici, metabolici, psicologici e comportamentali. Esaminiamo alcuni dei più importanti, insieme alle possibili soluzioni.

Hai fatto troppe diete e il tuo metabolismo si è impigrito Quando si seguono diete restrittive per lunghi periodi si verifica un fenomeno chiamato adattamento metabolico: come meccanismo innato di difesa verso ciò che il corpo percepisce come una carestia, il metabolismo rallenta, riducendo il consumo energetico, e aumenta l’efficienza nell’immagazzinare grasso.

La soluzione Fatti impostare da un nutrizionista una dieta ciclica, ossia con periodi caratterizzati da una differente qualità/quantità di nutrienti. E inizia a fare attività fisica, lo strumento più potente per stimolare il metabolismo.

Hai un’errata percezione delle calorie che consumi Non hai idea di quanti sottostimino ciò che mangiano o non considerino alcune fonti di calorie, quali condimenti, salse, bevande zuccherate.

La soluzione Munisciti di bilance e misurini e, per una settimana, tieni un diario alimentare, in cui registrare giorno per giorno tutto ciò che consumerai, grammature incluse. Avrai una visione chiara dei tuoi introiti calorici.

Lo stress ti schiaccia e magari dormi pure male Lo stress cronico aumenta i livelli di cortisolo, ormone che promuove l’accumulo di grasso, soprattutto nella regione addominale. La mancanza di sonno, inoltre, altera ormoni della fame quali leptina e grelina, incrementando l’appetito.

La soluzione Ce n’è più di una. Le mie preferite? Il ricorso a erbe rilassanti (come la valeriana) e l’adozione di semplici tecniche antistress, quali la respirazione profonda e la mindfulness.

Sei in uno stato di infiammazione cronica Un’infiammazione generalizzata, seppure di basso grado e pressoché impercettibile (la cosiddetta low grade inflammation), può essere dovuta a diverse cause. Compromette la capacità del corpo di utilizzare efficacemente l’energia, alterando la sensibilità dell’insulina e favorendo l’accumulo di grasso.

La soluzione Inizia subito a mettere al bando gli alimenti ultraprocessati e poi chiedi al tuo nutrizionista se non è il caso di predisporre un’apposita dieta antinfiammatoria.

Ci ha messo lo zampino il microbiota Condizioni come la disbiosi e la permeabilità intestinale influiscono sull’assorbimento dei nutrienti e sul metabolismo. Uno squilibrio del microbiota può per giunta alterare la regolazione dell’appetito e la risposta insulinica.

La soluzione Avvaliti di prebiotici e probiotici, scegliendoli tra i migliori in commercio, e assumili almeno per un paio di mesi.

Hai uno squilibrio ormonale Gli ormoni giocano un ruolo cruciale nella regolazione del peso corporeo. Condizioni come ipotiroidismo, sindrome dell’ovaio policistico, insulinoresistenza e alti livelli di cortisolo possono rendere difficile la perdita di peso.

La soluzione Una visita specialistica: è fondamentale diagnosticare e trattare eventuali alterazioni ormonali grazie all’intervento di un endocrinologo.

Stai prendendo farmaci che influenzano il peso Alcuni farmaci possono interferire con il metabolismo, l’appetito o la distribuzione del grasso corporeo, causando un aumento di peso oppure ostacolando il dimagrimento. Tra i più importanti ci sono gli antidepressivi e i cortisonici.

La soluzione Parlane con il tuo medico, per sondare l’eventualità di sostituire il medicinale con uno che abbia minori ricadute sul peso.

Come hai visto, le possibili variabili sono molte: comprendere le cause sottostanti alla difficoltà a perdere peso pur mangiando poco è fondamentale per trovare soluzioni adeguate e personalizzate. Per molte di queste il “fai da te” non è indicato ed è necessario l’aiuto di un professionista della salute.