Parlare di intestino non è facile. In effetti il titolo di questo post potrebbe essere “10 motivi per cui, se ti mandano a c…are non devi offenderti”. Perché, se lo prendi alla lettera, non è un insulto, è un augurio. E da un intestino felice dipendono molte, moltissime cose. Leggi qui.
1. Dire che l’intestino è il secondo cervello non è un modo di dire: centralina efficientissima, questo organo gestisce due terzi del sistema immunitario, quindi è responsabile in buona misura delle nostre difese.
2. Se funziona bene, con regolarità, la testa è più lucida, il corpo più sciolto, l’attenzione più vigile.
3. Mai notato che, prima di un esame, un colloquio importante, un test, si va in bagno? Ansia, tensione, stress. Tutto si ripercuote sulla pancia. Ma, se la paura la fa svuotare, spesso le emozioni negative restano “chiuse” nell’addome, provocando gonfiori, crampi e malesseri. Curare l’intestino significa stare meglio fisicamente, ma anche individuare le emozioni nascoste e riconoscerle.
4. Con chi parli della regolarità intestinale (se ne parli con qualcuno)? Spesso neanche il medico conosce i nostri segreti. Ma se il libro L’intestino felice, della dottoranda in biologia Giulia Enders, sta vendendo come un thriller, è chiaro che l’argomento interessa a molti.
5. Mai guardato quello che produci? Farlo è molto utile per capire come stai (i bambini, che la sanno sempre più lunga di noi, lo fanno sempre: imitiamoli).
6. Mal di testa, abbiocco, digestione faticosa. Tutto questo è legata al lento funzionamento intestinale, a sua volta legato al poco moto. Cammina di più, starai meglio.
7. Tutte le tradizioni mediche antiche, da quella cinese a quella ayurvedica, attribuiscono alla pulizia dell’intestino una funzione chiave, perché non ascoltarle?
8. Citazione colta 1 (per non farvi pensare “che post di m…a” ). Nel 1931 il filosofo Bertrand Russell scriveva al suo editore: “Io non credo che la scienza per sé sia fonte di felicità, né credo che la mia mentalità scientifica abbia contribuito gran che alla mia felicità, che io attribuisco al fatto che vado di corpo due volte al giorno, con immancabile regolarità”.
9. Citazione 2, letteraria, dal romanzo “La misteriosa fiamma della regina Loana” di Umberto Eco (ma ce ne sarebbero, giuro, molte altre): “La cacca è la cosa più personale e riservata che abbiamo. Il resto possono conoscerlo tutti, l’atteggiamento del viso, lo sguardo, i gesti. Anche il tuo corpo nudo, al mare, dal dottore, mentre fai l’amore”.
10. Tutto il resto lo trovi sul n 25 di Confidenze.
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