Negli ultimi anni, i surrogati del pane si sono conquistati un posto di tutto riguardo sugli scaffali dei supermercati e sulle tavole dei consumatori. Molto del motivo del loro successo è legato alla percezione che cracker, gallette & Co. siano più dietetici del pane e, in generale, prodotti più sani. Ma è davvero così? Vediamoci chiaro.
Pane, sì o no?
Il pane, in realtà, va benissimo. Sbaglia chi ritiene che sia troppo calorico o, peggio ancora, da evitare del tutto quando si debba dimagrire. Contiene circa 250 calorie per 100 grammi, quindi solo un po’ più di 100 grammi a porzione, dal momento che la porzione media di pane è di 50 grammi, che corrispondono a un piccolo panino. Se poi scegli il pane integrale (vero, però!), beneficerai dei favorevoli effetti su glicemia, peso e senso di sazietà offerti dalla fibra alimentare che questo contiene, oltre che della presenza di un maggior quantitativo di micronutrienti rispetto al pane “bianco”.
Cracker: meglio del pane?
Realizzati anch’essi con farine di cereali – di solito, quella di frumento, lo stesso ingrediente del pane comune -, i cracker contengono più grassi (in genere, pure di scarsa qualità) e sale del pane. Il risultato è che sono più calorici (oltre 400 calorie per 100 grammi), anche perché il loro tenore di acqua è minore, e forniscono un ulteriore apporto di sodio, già mediamente in eccesso nella nostra dieta. Non è un caso che la porzione media di cracker sia minore di quella del pane, ovvero di soli 30 grammi, corrispondenti a un pacchetto. Per giunta, i cracker saziano meno del pane. Personalmente, non trovo motivi validi sotto il profilo nutrizionale e salutistico per consumare abitualmente cracker.
Gallette: le più leggere?
Vengono prodotte dall’intero chicco, per estrusione (una modalità di cottura ad alte temperature e altissime pressioni), e ce ne sono di diversi cereali. Quelle di riso hanno quasi 400 calorie per etto e un indice glicemico molto alto, maggiore persino di quello dello zucchero. Si tratta di valori confrontabili a quelli delle gallette di altri cereali. Analogamente ai cracker, le gallette saziano meno del pane, perché anche loro vengono private dell’acqua. Non farti quindi ingannare dal loro modesto peso: per dimagrire le gallette non offrono alcun vantaggio rispetto al pane. Anzi, vanno consumate con moderazione e meglio se insieme a una fonte proteica, per abbassarne l’indice glicemico. Qualche lato positivo, però, ce l’hanno anche le gallette, che personalmente “sfrutto” con i miei pazienti che manifestano una sensibilità nei confronti degli alimenti fermentati: le gallette, infatti, non sono lievitate. Alcune, tra cui quelle di riso, mais e grano saraceno (ma non le gallette di farro), sono adatte ai celiaci e a chi soffre di gluten sensitivity, la sensibilità al glutine non celiaca.
L’esito di questa analisi ti ha sorpreso? Tu cosa consumi, il pane o i suoi sostituti?
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