C’è un test di equilibrio, semplice ed economico, in grado di predire se vivremo una vita lunga o meno. Si tratta dello stare in piedi su una gamba sola. Potrebbe sembrare uno scherzo, se non fosse che rappresenta la conclusione a cui è giunto un importante, recente studio, pubblicato lo scorso giugno sulla prestigiosa rivista scientifica British Journal of Sports Medicine.
Questa ricerca, che ha preso in esame oltre 1.700 soggetti tra i 51 e i 75 anni, ha verificato che la capacità di stare in equilibrio su una gamba per almeno dieci secondi costituisce un indicatore di salute trascurato e che invece dovrebbe essere integrato negli screening sanitari di routine per le persone nella seconda metà della loro vita.
I ricercatori, dopo aver fatto eseguire il test di equilibrio ai pazienti presi in carico dallo studio, ne hanno monitorato la salute per ben un decennio.
Hanno constatato che i soggetti che non erano riusciti a restare in equilibrio su una gamba sola per più di dieci secondi hanno presentato nei dieci anni successivi una probabilità di morte per qualsiasi causa dell’84% più alta degli altri.
In pratica, 1 persona su 6 tra quelle che non avevano superato il test di equilibrio è deceduta, rispetto a solo 1 su 22 dei soggetti che invece erano stati capaci di restare in equilibrio su un piede solo per oltre 10 secondi.
Coloro che non erano riusciti a superare il test, inoltre, hanno mostrato nel periodo di osservazione tassi più elevati di malattie cardiovascolari e ipertensione.
Naturalmente, i risultati sono stati “ripuliti”, tenendo in debito conto le differenti condizioni di salute preesistenti, l’età e il sesso dei partecipanti alla sperimentazione.
Lo studio non ha fornito spiegazioni sul perché chi ha un equilibrio più precario presenta nel tempo peggiori condizioni di salute. Tuttavia, non è la prima ricerca ad aver rilevato un legame tra scarsa coordinazione, riduzione dell’aspettativa di vita e maggior incidenza di malattie. Già precedenti lavori scientifici avevano infatti riscontrato un’associazione tra difficoltà di equilibrio e più elevato rischio di demenza e di ictus.
Insomma, l’equilibrio non è un obiettivo da perseguire solo a tavola, come ti invito a fare ogni settimana anche da questa pagina. È un ideale che deve investire ogni aspetto della nostra vita, a partire dal piano fisico.
Ognuno di noi, a qualunque età, può migliorare il proprio equilibrio. Esistono tecniche perfettamente adatte allo scopo, da imparare e praticare con regolarità. Le più efficaci? Lo yoga, la millenaria disciplina indiana, il tai chi chuan e il qi gong, altrettanto antichi, ma di origini cinesi, e persino la “nostranissima” danza e il semplice camminare di più. C’è solo l’imbarazzo della scelta: l’importante è scegliere una di queste soluzioni, approfondirla e farla diventare una buona abitudine, quotidiana o quasi. Ne guadagnerà il nostro equilibrio, ne guadagnerà la nostra salute.
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