L’American Heart Association (AHA), la prestigiosa organizzazione statunitense fondata oltre un secolo fa con l’intento di ridurre i decessi provocati da malattie cardiache e ictus, ha aggiornato nei giorni scorsi la propria checklist. Di che si tratta? Della lista di controllo per la salute del cuore che ha creato ormai diversi anni fa e che ognuno di noi, ancor più se ha già fattori di rischio cardiovascolare, dovrebbe conoscere.
La checklist dell’AHA è un elenco di semplici azioni da compiere, quotidianamente o periodicamente, per salvaguardare il benessere cardiaco. Rappresentano quei comportamenti che la ricerca medico-scientifica riconosce come i più importanti ai fini della promozione della salute di cuore e arterie.
Negli ultimi anni è stata pubblicata una quantità rilevante di nuove informazioni sul concetto di salute cardiovascolare e, proprio sulla scorta delle più moderne evidenze scientifiche e linee guida, l’AHA ha adeguato nei giorni scorsi la propria checklist, aggiungendo un ottavo punto ai sette che la costituivano fino a poco tempo fa.
Allora esaminiamoli uno dopo l’altro, questi punti, e assicuriamoci di spuntarli tutti: significherà che ci staremo prendendo davvero cura del nostro organo più prezioso, minimizzando il rischio di incorrere in aterosclerosi, infarto, ictus e altre malattie cardio-cerebrovascolari.
La checklist dell’AHA oggi include queste 8 componenti della salute del cuore.
1. Dieta I pattern alimentari considerati migliori per il benessere cardiovascolare sono la dieta mediterranea e la dieta DASH, un modello dietetico a basso contenuto di sale, zucchero, alcol e grassi, che ha diversi aspetti in comune con quello mediterraneo.
2. Attività fisica La raccomandazione è di praticare ogni settimana come minimo 150 minuti di attività aerobica di intensità moderata (camminata a passo svelto, ballo, tennis, acquagym ecc.), oppure 75 minuti di attività aerobica vigorosa (corsa, nuoto, salto della corda ecc.) o, ancora, una combinazione delle due. In almeno 2 giorni alla settimana, poi, dovrebbero essere aggiunti esercizi di rafforzamento muscolare (come i pesi).
3. Fumo Possiedono un impatto negativo per la salute del cuore non solo le sigarette convenzionali, ma anche l’esposizione al fumo passivo e l’uso di sigarette elettroniche.
4. Indice di massa corporea (IMC o BMI) Si calcola dividendo il peso corporeo per l’altezza al quadrato. 25 è il limite e quanto più lo si oltrepassa tanto peggio è per il cuore.
5. Lipidi nel sangue È arcinoto: valori alterati di colesterolo e/o trigliceridi contribuiscono a elevare il rischio di patologie cardiovascolari. Monitorare e correggere i propri livelli di colesterolo totale, LDL e HDL e di trigliceridi è importante sia per gli adulti che per i bambini.
6. Glicemia Anche il livello di zuccheri nel sangue ha significative ricadute sul rischio cardiovascolare. La glicemia a digiuno dovrebbe essere inferiore a 100 mg/dl. Un parametro ancora più utile da misurare è l’emoglobina glicata, che è bene non sia oltre il 5,7%.
7. Pressione arteriosa Costituisce il fattore di rischio più notevole per ictus e infarto, ma pure per arteriopatie periferiche e altre patologie. La pressione sanguigna è ottimale quando è sotto i 120/80; sopra i 140/90 si tratta di franca ipertensione.
8. Sonno È l’ultimo punto, aggiunto solo pochi giorni fa alla lista di controllo dell’AHA, sulla scorta dei crescenti studi che correlano qualità e quantità del risposo notturno alla salute cardiovascolare. Oggi non abbiamo dubbi: dormire male danneggia il cuore.
Hai notato che sono tutti punti sotto il nostro controllo? Che sia grazie a metodi naturali o, se necessario, farmacologici, possiamo intervenire su ognuno di tali aspetti e rafforzare così la salute di cuore e arterie, persino in modo decisivo. Sarebbe un vero peccato ignorare questa opportunità.
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