«Il suo altruismo, la voglia di aiutare e la maturità che è riuscita a trovare nonostante i tanti problemi che ha dovuto superare».
«No, anzi. Per certi versi la tonaca è una soluzione comoda che evita i continui cambi d’abito. Il velo, invece, è più fastidioso, anche perché per motivi estetici sul set lo portiamo strettissimo. Quindi, sentiamo tutto “ovattato”: E a fine giornata abbiamo le orecchie doloranti».
Azzurra è una suora particolare. Per esempio, le piacciono le borse firmate.
«È una passione che si porta dal passato. Ama tutto quello che è bello. E anche se non la segue più, dà consigli di moda alle ragazze. L’abbiamo conosciuta viziata, perché era cresciuta in una famiglia ricca. Ma anaffettiva, perciò riempiva il suo vuoto d’amore con oggetti materiali. Era un modo per sostituire gli abbracci».
Quest’anno dovrà lasciare il suo amato convento degli Angeli Custodi per occuparsi di una casa-famiglia. Quindi, si tocca il tema della violenza domestica. Può essere di aiuto parlarne?
«Certo, è sempre una denuncia. La serie affronta argomenti anche complicati, con un approccio semplice. Purtroppo, la violenza sulle donne è ancora di attualità e se guardare le vicende di Che Dio ci aiuti! aiuta a far riflettere, ben venga».
Sei un’attrice, ma anche mamma di Rania (otto anni). Cosa dice quando ti vede vestita con la tonaca?
«In realtà, è abituata. Frequenta il set di Che Dio ci aiuti! da quando aveva 50 giorni. E il mio lavoro le piace».
Che rapporto hai con lei?
«Siamo molto complici. Rania è una bambina matura e rispettosa delle regole. Abbiamo un bel rapporto di condivisione. Adora stare con le sue amiche e spesso organizzo dei pigiama-party con alcune di loro, che poi restano per la notte. Lei, invece, preferisce dormire sempre a casa sua».
La cosa più bella che ti dice?
«Ieri mi ha detto “Sei la mamma migliore del mondo” e mi ha fatto piacere. Forse ha qualcosa da chiedermi in regalo (ride). La cosa certa è che con mia figlia sono davvero la versione migliore di me. Mi ha dato un grande senso di responsabilità. E per lei provo un amore puro, incondizionato».
Quali valori hai voluto assolutamente trasmetterle?
«Innanzitutto, l’amore per se stessa. Deve imparare a rispettarsi e a volersi bene, senza mai farsi influenzare».
Su cosa non transigi?
«Le ho dato delle regole, ma poi sono anche una mamma iper-indulgente. Però tengo assolutamente alla buona educazione e su Internet le ho dato dei limiti. Può utilizzarlo, ma poco, 30 minuti al giorno. D’altra parte è molto impegnata, fino alle 16 è a scuola, poi ha le attività sportive. In mezz’ora online, secondo me, può ascoltare le sue canzoni preferite e vedere i video che la fanno ballare. È giusto che abbia anche una certa familiarità con il mondo che sarà il suo futuro».
Ora che è un po’ cresciuta, cosa ti piace fare con lei?
«Guardare i film alla sera, anche più volte lo stesso com’è successo con la saga di Harry Potter. Poi, visitare qualche mostra nel fine settimana, magari con altre mamme. E quando è possibile, viaggiare».
Sei diventata Miss Italia nel 2003. Poi, hai lavorato in film e fiction. Sei soddisfatta della tua carriera?
«Sì, ma adesso vorrei interpretare anche un ruolo più profondo, magari un personaggio con problematiche mentali».
Ti rivedremo in Viola come il mare, la serie di Canale 5?
«Sì, dovremmo girare la terza stagione».
Qual è l’ultimo regalo che ti sei fatta?
«Non mi faccio molti regali, non ne ho bisogno. Il più bel dono è godermi la mia quotidianità e poter passare un po’ di tempo con gli amici»..
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Intervista di M.G. Sozzi pubblicata su Confidenze 10/2025
Foto cover: Maddalena Petrosino. Make-up & hair: Manola Spaziani per Simone Belli Agency. Stylist: Rebecca Baglini. Look: Max Mara
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