“Tre anni fa mi è venuta la febbre e non è più andata via”. Quando mi chiedono di raccontare la mai storia inizio così, dalla febbre. Così ho iniziato anche il mio libro. Prima qualche linea, poi più decisa. L’antipiretico funzionava per qualche ora e poi la febbre si ripresentava. Il termometro non scendeva mai al di sotto dei 37,5 gradi.
In quel periodo insegnavo yoga in diverse palestre di Milano, ma la stanchezza aveva preso il sopravento e non riuscivo a condurre le lezioni al meglio. Ero senza forze. La febbre non mi lasciava e, specialmente di notte, mi stringeva in una morsa feroce. La mattina, nonostante fosse inverno, le lenzuola erano fradice di sudore. C’era in me qualcosa che si era inceppato e non capivo cosa. I primi consulti medici mi indirizzano verso cure ricostituenti e tonificanti, un dottore mi consiglia di bere di più, un altro pensa che si possa trattare di mononucleosi, ma niente mi giova.
A chi mi chiedeva come stavo continuavo a dire le stesse cose, mi sento fiacco, stanco come quando si ha l’influenza.
La febbre non sale ma non scende, è sempre lì. Vado all’università per seguire il corso di Filosofia ma non riesco. Le forze sono poche e devo centellinare ogni piccolo passo, ogni piccolo movimento, anche leggere gli appunti diventa difficile, mi bruciano gli occhi. Sono sicuro che ho qualcosa di grave.
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