Elisa mi aveva spezzato il cuore più di due anni prima. Cosa voleva adesso da me? «Mi piacerebbe fare un giro sulla tua auto» disse congedandosi. E nei suoi occhi vidi una rinnovata promessa di amore, forse più sincera
storia vera di Sergio T. raccolta da Guglielmo Pizzinelli
Un raggio di sole lungo e radente viene a illuminare lo spazio qui sotto lo chassis della mia BMW 325i. L’ho acquistata a un prezzaccio, ma non è in buone condizioni e la sto restaurando nel tempo libero. . In fondo quest’auto è un po’ come me: è provata e ha bisogno di cure.
Lavorare qui sotto mi distrae, mi tiene la mente occupata nonostante la mia ormai perenne inquietudine. Sto per finire, quando improvvisamente mi ritrovo all’ombra di una presenza sulla soglia del garage . Dal basso verso l’alto scorgo due gambe affusolate,lunghe ed eleganti. che istintivamente mi suscitano una sensazione di familiarità. Risalgo con gli occhi la figura di donna dietro di me,
porta un abito blu piuttosto leggero con mezze maniche, i lunghi capelli scuri sciolti e un po’ mossi. I nostri sguardi s’incrociano e per un attimo il cuore accelera.
«Ciao, Sergio» dice, la voce morbida. «Come stai? Disturbo?».
Mi alzo, nell’imbarazzo sudato e sporco di grasso della mia tuta blu, le mani segnate dal lavoro: «Elisa? Che fai qui? Non eri a Torino?»
«Già,» sospira lei. «. Ci sono stata dieci mesi, non pochi.»
Sono come incantato. Elisa mi fissa con i suoi occhi verdi e penso che è sempre bellissima. Ma è anche la donna che mi ha spezzato il cuore, più di due anni fa. Mi ha tradito con un uomo assai facoltoso e di potere, per inseguire una vita di tranquillità e agiatezza. È una donna molto intelligente, colta, interessante. Credevo fosse anche sensibile e capace di amare davvero, ma ho commesso un errore imperdonabile.
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