L’Italia è il terzo Paese al mondo per contagio da coronavirus dopo Cina e Corea del Sud e i casi negli ultimi due giorni si sono moltiplicati in modo esponenziale. Che cosa è cambiato da quando lanciammo questo sondaggio il 31 gennaio?
Il virus non ha più solo gli occhi a mandorla e ormai il contagio interessa persone di razza europea, come dimostrano tutti i casi d’infezione registrati nel nostro Paese: 325 mentre scriviamo.
L’ultimo, quello di un italiano risultato positivo al tampone, in vacanza Tenerife, dove più di 1000 persone sono state messe in quarantena. Mentre si svuotano interi paesi dell’hinterland milanese insieme agli scaffali del supermercato e a Milano sembra di essere ad agosto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità oggi sbarca nel nostro Paese per vedere di aiutare l’Italia a superare l’emergenza.
Eppure la popolazione sembra spaccata in due: da un lato c’è chi si lascia prendere dal panico di scuole e uffici pubblici chiusi in ben sette regioni italiane, riempie la cambusa come accadeva solo in tempo di guerra e va in giro solo guarnito di mascherina e guanti in lattice, dall’altro c’è chi non si lascia impressionare dall’escalation dei numeri e legge quei dati con maggior razionalità, pensando per esempio che in questa stagione solo in un giorno muoiono più di 100 persone per l’influenza e che le vittime decedute fino a oggi erano tutte persone con complicanze dovute ad altre sindromi in atto. Ma certo le misure di precauzione messe in atto sembrano persino spropositate rispetto alla gravità della malattia (leggo che nel 95% dei casi si guarisce). Per questo vi riproponiamo la stessa domanda:
Hai più paura del contagio ora? È cambiato qualcosa per te? Rispondi la nostro sondaggio sul blog
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