Secondo il Report 2011 del Centro Nazionale Trapianti, l’Italia, con 22 donatori per ogni milione di persone, è terza tra i grandi Paesi europei, dopo la Spagna e la Francia, per numero di cittadini disposti a donare i propri organi. Ed è davanti al Regno Unito e alla Germania. La media europea è infatti di 16.9 donatori per milione. ( questi dati sono pubblicati sul sito del Ministero della salute www.salute.gov.it). Alla fine del 2017 i trapianti di organi effettuati nel nostro Paese sono stati 3.950.
Donare una parte del proprio corpo, o di quello dei propri familiari, è un grande gesto di altruismo che per molti diventa anche consolatorio perché aiuta a dare un senso alla morte improvvisa di una persona amata, scomparsa magari a seguito di un incidente o di una malattia repentina.
Purtroppo nel nostro Paese una legge impedisce a chi dona gli organi e ai suoi familiari di conoscere chi li riceve per ragioni di privacy: si può solo sapere la zona di residenza e tenersi informati sulle sue condizioni di salute, ma senza potersi mettere in contatto con chi ha beneficiato di un dono così grande. Ora sono in tanti a chiedere una modifica alla normativa per renderla più “umana” e consentire un contatto diretto tra le famiglie interessate. Così come molti sottolineano il fatto che il principio del silenzio-assenso previsto dalla normativa (ovvero che tutti i cittadini sono donatori, salvo indicazioni contrarie) non venga nei fatti mai rispettato.
Di questi argomenti parliamo su Confidenze nella Tavola rotonda di Veronica Salaroli: Il dono più prezioso. Qui vi chiediamo di esprimere un parere spassionato su un tema così delicato: Doneresti gli organi?
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