Qualche giorno fa è apparso sul Corriere della Sera l’appello firmato da cento scienziate perché i giornalisti si rivolgano anche alle donne quando hanno bisogno del parere di un esperto. Dati alla mano, risulta che, otto volte su dieci, radio, tv e giornali preferiscono chiamare un uomo per avere un parere autorevole, e in alcuni campi come la tecnologia, le scienze, la matematica, le donne intervistate sono ancora meno: solo il 18%.
Per contro nei sondaggi di opinione il 43% degli intervistati sono donne comuni, quasi come se oltre lo stereotipo della “casalinga di Voghera” non si potesse andare.
Eppure le esperte non mancano e non sono certo meno autorevoli dei colleghi uomini.
Per spezzare questo circolo vizioso le cento scienziate hanno creato un sito Internet: www.100esperte.it, promosso dall’Osservatorio di Pavia insieme all’Associazione Gi.U.Li.A, in collaborazione con la Fondazione Bracco e con il sostegno della rappresentanza in Italia della Commissione europea; l’idea è quella di iniziare a raccogliere nomi e curriculum vitae di esperte nell’ambito di scienze, tecnologia, ingegneria e matematica, settori dove storicamente la presenza femminile è sotto-rappresentata.
Ma al di là della cronaca, la domanda che viene da porsi è un’altra: le donne hanno uguali opportunità degli uomini sul lavoro, a parità di grado di istruzione, preparazione e mansioni svolte? Vi invitiamo a rispondere al nostro sondaggio.
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