Un albergatore di Cervia rifiuta di assumere un ragazzo di colore per la stagione. “Mi dispiace Paolo, ma non posso mettere ragazzi di colore in sala qui in Romagna la gente è molto indietro con mentalità scusami ma non posso farti venire giù ciao“. Paolo, 29 anni, abitante a Milano, ma nato in Brasile, si è visto recapitare questo Sms sul cellulare solo dopo aver mandato i documenti d’identità che avrebbero regolarizzato l’assunzione. E naturalmente dopo che l’Sms è stato diffuso alla stampa è scoppiata la polemica, tra quanti sostengono che l’unico a essere arretrato sulla riviera romagnola sia l’albergatore in questione, e quanti lamentano che a ogni stagione estiva sono sempre meno i ragazzi italiani disposti a fare i camerieri negli alberghi e che ormai certi mestieri son o diventati appannaggio degli stranieri. Imbianchini, infermieri, panettieri, edicolanti, badanti e naturalmente colf e camerieri sono alcune delle professioni comunemente svolte dagli stranieri, salvo poi lamentarsi che gli immigrati portano via lavoro agli italiani.
Sono reduce da una vacanza al mare a Sabaudia, dove nel rinomato bagno con annesso ristorante, dove mi reco da anni, ho potuto toccare con mano la verità: al ristorante di cameriere italiano ce n’era uno solo, quello storico che c’è da sempre, gli altri erano di varie etnie e da quest’anno li affiancava una ragazza di origini arabe, con il capo coperto da un leggerissimo velo bianco, che si stagliava nelle sue movenze per grazia ed eleganza. Al bar però ho visto fare i caffè e servire ai tavoli ragazzi e ragazze italiani che avranno avuto non più di sedici anni e l’aria degli studenti che vogliono guadagnarsi qualcosa per le vacanze. E allora, è proprio vero che certi mestieri gli italiani non vogliono più farli? Voi cosa ne pensate, rispondete al nostro sondaggio?
Commenti